Ostia: furto di elettricità ad Hakuna Matata, il legale: "Chiosco aperto e gestore libero"
L'avvocato Stamato spiega la vicenda difendendo il suo assistito: "Assurdo che questa accusa venga rivolta a chi si sia regolarmente aggiudicato il bando per quel tratto di arenile"
Un pastrocchio mal gestito. Questa in sintesi l'ingarbugliata questione relativa al chiosco Hakuna Matata di Ostia finito al centro delle cronache del litorale l'accusa di "furto di energia elettrica", che ha causato un danno di almeno 630mila euro. Una questione ingarbugliata, appunto, che ha portato a conclusioni affrettate.
L'ACCUSA DI FURTO - I fatti. Tutto è iniziato lo scorso 19 maggio quando i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia dei Carabinieri di Roma Ostia si sono sono recati presso il noto e frequentato ritrovo balneare per verificare alcune anomalie riscontrate per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica. Da qui la certificazione dell'ingente danno economico e la diffusione della notizia tramite nota stampa.
INCARICO DA UN MESE - Dopo le prime indagini, i militari riescono così ad identificare e rintracciare l'amministratore della società che ha in gestione il chiosco. L'accusato, su incarico del Tribunale di Roma, aveva però assunto la gestione del chiosco e dello stabilimento balneare in via provvisoria da appena un mese con la voltura del contratto elettrico effettuata una settimana fa.
Verosimilmente, dunque, non poteva essere a conoscenza del meccanismo delittuoso per sottrarre energia elettrica al fornitore e l'ammanco sarebbe stato quindi riconducibile ad una precedente gestione. L'uomo, prima sottoposto agli arresti domiciliari, è stato dichiarato libero tanto che il Pm ha ritenuto "non sussistere gli elementi dell'accusa".
CHIOSCO SEMPRE APERTO - A far chiarezza sulla vicenda l'avvocato Domenico Stamato che difende il gestore al centro dell'indagine: "Nessun arresto è stato convalidato nei confronti dell'attuale gestore della spiaggia Hakuna Matata né, trattandosi di persona incensurata, risponde a verità che lo stesso gestore sia stato sottoposto ad alcuna misura cautelare dopo i controlli. Assurdo aver letto che siamo stati apposti i sigilli alla spiaggia quando è rimasta aperta è sempre fruibile per gli utenti. Ringrazio il PM di turno che, leggendo con più attenzione le ipotesi investigative formulate dai militari che avevano proceduto all'immediato fermo di identificazione dell'imprenditore, ha ritenuto non sussistere quei minimi elementi d'accusa per poter giustificare una richiesta di arresto".
"ACCUSE ASSURDE" - L'Avv. Domenico Stamato tiene inoltre a precisare che anche l'ipotesi delittuosa a carico del proprio assistito appare "completamente destituita di fondamento" rispetto al delitto contestato considerato che voltura delle utenze elettriche a suo nome "risale pochi giorni prima del controllo del richiamato controllo sembrerebbe ammontare ad oltre seicentomila euro". "Ancor più assurdo", secondo l'Avvocato, che questa accusa venga rivolta ad "una persona subito dopo che questi sia sia aggiudicata il relativo bando di gara". "Quanto alle gravissime inesattezze scritte e divulgate da alcuni organi di informazione si procederà legalmente nei confronti di chi, non limitandosi a richiamare la nota diramata, con proprie valutazioni errate sia stato determinante nel ledere la reputazione del proprio assistito che è sempre stato imprenditore serio ed onesto", conclude Stamato.