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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morte Simona Riso: due medici rinviati a giudizio

Secondo il gup i due medici avrebbero avviato il protocollo previsto per i casi di violenza sessuale, ignorando l'insorgenza di alcuni problemi respiratori e un'insufficienza polmonare

Hanno avviato la procedura per i casi di violenza sessuale, ignorando le possibili complicazioni derivanti da una caduta. Per questo motivo due medici dell'ospedale San Giovanni di Roma finiranno a processo in relazione alla morte di Simona Riso, la 28enne calabrese morta il 31 ottobre 2013 in via Urbisaglia. La prima udienza è stata fissata per l'11 maggio del 2016. Secondo la Procura i due medici non avrebbero adottato tutte le misure idonee per evitare il decesso della ragazza.

Secondo il capo d'imputazione all'arrivo di Simona in ospedale venne avviato il solo protocollo per violenza sessuale. I medici quindi non rilevarono immediatamente le fratture che la ragazza si era procurata e che avrebbero causato il suo decesso.

Simona Riso fu portata al San Giovanni all'alba del 31 ottobre 2013. La giovane era stata trovata nel cortile di via Urbisaglia. Nell'immediato riferì ai medici di essere stata violentata. Le sue condizioni si aggravarono successivamente, fino a portarla alla morte. Seguirono l'autopsia che smentì la violenza sessuale e le ricostruzioni che di fatto confermarono la caduta dal tetto della 28enne calabrese. Un tentativo di suicidio, secondo quanto ricostruito, legato a precedenti traumi.

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