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Cronaca

Caso Gugliotta, la Procura apre fascicolo sul pestaggio del 25enne

I magistrati hanno sentito, ieri, quattro agenti che operavano in zona la notte in cui Stefano è stato arrestato, dopo la sfida tra Roma e Inter. La Procura ha aperto un fascicolo con il reato ipotizzato di lesioni volontarie

Stefano Gugliotta preannuncia uno sciopero della fame e della sete. Dal carcere di Regina Coeli ha detto alla madre "Non ce la faccio più. Da oggi non voglio più mangiare nè bere". I genitori del 25enne vittima di un pestaggio e arrestato nella notte della finale Roma Inter sono provati e aarrabbiati. "Siamo arrabbiati - ha detto il padre- non vediamo l'ora che esca. Come fanno a difendere delle persone accusando mio figlio?".

Ieri i magistrati della procura di Roma hanno ipotizzato il reato di lesioni volontarie per gli agenti di polizia che la sera della finale di coppa Italia hanno picchiato e poi arrestato Stefano Gugliotta. Il pm, Francesco Polino, al termine dell'attività istruttoria potrebbe procedere all'iscrizione sul registro degli indagati di coloro che hanno materialmente aggredito e colpito il giovane di 25 anni.

Nel pomeriggio di martedì sono stati ascoltati negli uffici di piazzale Clodio i quattro agenti che operavano in quella zona così come altre decine di forze dell'ordine. I quattro sono stati interrogati in quanto informati sui fatti avvenuti in viale Pinturicchio. Nella stessa giornata, negli uffici del commissariato Prati, sono stati ascoltati una parte dei testimoni, in tutti 15, indicati dall'avvocato difensore di Gugliotta, Cesare Piraino. Tra gli ascoltati anche i genitori di Stefano.

Oggi è previsto un incontro tra magistrati ed inquirenti per fare il punto della situazione e decidere come procedere sulla posizione di Gugliotta: non è escluso, in base a quanto si apprende, che si possa arrivare ad una richiesta di scarcerazione da parte della Procura. Gugliotta, intanto, ha trascorso parte della giornata presso il Centro Clinico del carcere di Regina Coeli. Il giovane, ha raccontato il suo legale, ha affermato che nel pestaggio ha riportato la perdita di un dente, una ferita alla testa e contusioni alla schiena.

In carcere con Gugliotta anche gli altri sette arresti nel dopo partita di mercoledì scorso. Tra di loro anche due studenti universitari della provincia di Chieti. L'avvocato Andrea Cerrone che assiste Emanuele De Gregorio, annunciando di aver presentato istanza al tribunale del riesame per annullare la misura cautelare, spiega che il suo cliente "é uno studente di farmacia alla Sapienza. Era andato a vedere la partita con un suo amico e compaesano, Stefano Carnesale, anch'egli arrestato - ha dichiarato l'avvocato Cerrone - Lui è un ragazzo mingherlino che non farebbe male ad una mosca. E' stato fermato nei pressi di piazza Mancini dopo che aveva raccolto da terra una asta telescopica, utile per tenere le bandiere. L'avrebbe voluta usare per i prossimi mondiali".

La vicenda Gugliotta, così come il caso di Stefano Cucchi, investe anche il mondo della politica. Il senatore dell'Idv, Stefano Pedica, si è recato nel carcere romano per incontrare i ragazzi arrestati. "Sono ragazzi incensurati è assurdo che ancora rimangano in cella - ha affermato Pedica - Li ho visti molto provati per quel che li coinvolge. Spero che i magistrati decidano presto. Dietro le sbarre non ci devono stare gli innocenti". Dal canto suo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, auspica un accertamento rapido di quanto avvenuto. "Dobbiamo agire con grande equilibrio perché è necessario - ha affermato - accertare la verità su questo episodio senza però creare meccanismi di criminalizzazione indiscriminata nei confronti di tutti i poliziotti e delle forze dell'ordine, perché spesso su questi episodi nascono campagne demagogiche".

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