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Cronaca

Corteo di Casapound, si va verso il divieto della prefettura 

Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica starebbe valutando l'ipotesi di stoppare la manifestazione in programma per il 28 maggio

Si va verso il divieto alla manifestazione di Casapound, in programma per il 28 maggio a piazza Santa Maria Maggiore. Nella mattinata di ieri, venerdì 20 maggio, una riunione in prefettura del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al centro della discussione la decisione se concedere o meno l'autorizzazione al corteo neofascista. Al tavolo anche il sindaco Roberto Gualtieri. 

La lettera appello dell'Anpi

Un primo appello allo stop della mobilitazione "nera" era arrivato nei giorni scorsi dall'Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani). La manifestazione è stata infatti annunciata nella stessa data anniversario dell'attentato di piazza della Loggia a Brescia (1974) e degli omicidi nel 1980 a Roma del carabiniere Francesco Evangelista davanti al liceo Giulio Cesare e a Milano del giornalista Walter Tobagi. Per gli antifascisti un corteo di Casapound proprio in quella giornata macchierebbe il ricordo di momenti tragici della storia d'Italia. 

Da qui la lettera diretta al prefetto, al questore Mario Della Cioppa, al procuratore generale Francesco Lo Voi e al sindaco Gualtieri, firmata anche dai segretari romani di Cgil e Uil Michele Azzola e Alberto Civica, da Giuseppe De Marzo di Libera contro le mafie, dal coordinatore della rete studenti medi Leonardo Soffientini, da Massimo Converso di Opera Nomadi, Vincenzo Vita di Articolo 21, la Rete dei Numeri Pari, la Casa Internazionale delle Donne, Sinistra Civica Ecologista, Articolo Uno ed Europa Verde. 

L'orientamento di palazzo Valentini, dopo una prima valutazione di possibili ripercussioni sull'ordine pubblico, sarebbe appunto quello di non concedere l'autorizzazione alla manifestazione. Tra gli elementi presi in considerazione anche concomitanti manifestazioni di associazioni e partiti di sinistra. 

Una richiesta quella di vietare la mobilitazione arrivata anche dalle forze politiche. "La manifestazione di Casapound sarebbe una intollerabile occasione di provocatoria propaganda fascista" ha commentato Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera, deputato M5S. "Prendo atto con soddisfazione che le preoccupazioni espresse da molti siano state oggetto di riflessione all'interno del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, secondo quanto è stato anticipato, e spero dunque che sia vada verso un divieto". 

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