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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Casamonica alle vittime: "Le mascelle te romperebbi". Il Gip: "Crisi post Covid terreno fertile per estorsioni"

Gli atteggiamenti di prevaricazione, le minacce e i metodi violenti sono stati ampiamente documentati dalle operazioni di intercettazione effettuate nel corso dell'indagine della Dda di Roma 'Noi proteggiamo Roma'

Minacce e metodi violenti sono un marchio di fabbrica delle estorsioni dei Casamonica. Un dato tristemente emerso anche nell'indagine della Dda di Roma 'Noi proteggiamo Roma' (i nomi degli arrestati) che ha portato all'arresto di 20 persone appartenenti al clan e al sequestro di un patrimonio di circa 20 milioni di euro. Sono decine le vittime finite nella rete dell'usura della famiglia che ha base nel quartiere della Romanina nella Capitale. 

"I conseguenti accertamenti - scrivono gli inquirenti della Dda nell'ordinanza - supportati dalle risultanze dell'attivita' tecnica, hanno permesso di ricostruire i delitti di usura e estorsione commessi dal clan Casamonica nei confronti di oltre trenta persone, nonchè l'esercizio abusivo del credito verso circa 50 soggetti". Gli atteggiamenti di prevaricazione, le minacce e i metodi violenti sono stati ampiamente documentati dalle operazioni di intercettazione effettuate nel corso dell'indagine.

Le minacce dei Casamonica alle vittime di usura

Secondo quanto si legge nelle carte, ad esempio, Ferruccio Casamonica davanti alle giustificazioni di una vittima, non faceva fatica ad evidenziare le gravi conseguenze che potevano arrivare dai mancati pagamenti: "Lo sai dove te butto io a te? Mo' te darei na bastonata in testa. Te spaccherei la testa! Le mascelle te romperebbi io!". 

Anche Christian Casamonica, in un'altra occasione, minacciando la propria vittima "colpevole" di non aver consegnato il denaro in tempo non ha usato giri di parole: "Ma tu non ci credi io che ti faccio a te... tu non vuoi crede che se voglio io ti prendo... non vuoi capire". Non contento delle rassicurazioni fornite dall'usurato, Casamonica continua dando seguito a una serie di imprecazioni: "Mi hai rotto il c..., come te lo devo dire che mi hai rotto il c...? Che hai deciso?".

Aggressioni verbali e fisiche, non nuove al clan quando si parla di estorsione. Ma c'è di più questa volta perché, secondo il Gip di Roma Zsuzsa Mendola i Casamonica avrebbero potuto avvantaggiarsi economicamente nell'attuale situazione di crisi dovuta all'emergenza coronavirus

Chi sono i Casamonica: tutto sulla famiglia che controlla Roma Sud

Gli effetti del coronavirus sugli affari dei Casamonica

"Per quanto concerne le esigenze cautelari deve rilevarsi, con riferimento a tutti i predetti indagati, l'attuale concreto e gravissimo pericolo di reiterazione di fatti analoghi a quelli per cui si procede, desumibile dall'attuale situazione di criticità economica delle aziende e delle famiglie determinata dall'emergenza sanitaria internazionale in atto (nota come emergenza epidemiologica da covid-19), che sta determinando gravissimi effetti sul tessuto economico e produttivo dell'intero Paese", si legge nell'ordinanza. 

In tale contesto "di difficoltà e di estrema fragilità economica e sociale della cittadinanza, certamente concreto è il pericolo del ricorso a forme illecite di finanziamento per il conseguimento di immediata liquidità e di conseguenza il pericolo di reiterazione da parte degli indagati dei delitti fine in contestazione. La grave situazione di congiuntura economica e sociale,- continua il Gip - che sta permeando l'intero territorio nazionale, certamente rende più vulnerabili i cittadini e costituisce terreno fertile per il rafforzamento del potere criminale e intimidatorio, che il clan Casamonica ha già ampiamente dimostrato di possedere sulla città di Roma, e per la sua ulteriore estensione e diffusione".

Maxi sequestro antimafia ai Casamonica

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