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Cronaca Tor Bella Monaca / Viale Santa Rita da Cascia

La casa abitata dal boss finalmente è stata assegnata. A Tor Bella Monaca sei alloggi trovano nuovi "proprietari"

L'appartamento della 'torre della legalità' una volta abitato da Moccia e liberato, ora è stato finalmente assegnato

Dopo le denunce dei residenti e vari articoli di RomaToday del 4 febbraio prima e del 29 aprile poi, l'appartamento nel quale fino all'anno scorso vivevano, seppur morosi, i membri della famiglia Moccia, è stato assegnato. A confermalo sono fonti dell'assessorato alle politiche abitative del comune di Roma coordinato da Tobia Zevi e dello stesso assessorato della regione Lazio, con a capo Massimiliano Valeriani. 

L'assegnazione è stata fatta per "cambio alloggio" ad una famiglia che ora potrà vivere nella casa all'interno 70, del 13esimo piano della 'torre della Legalità' di via Santa Rita da Cascia. Non solo quell'appartamento però. Sono state assegnate in totale 6 case a Tor Bella Monaca, tutte in quel palazzo. Ad abitarle ora ci saranno famiglie che prima vivevano nell'occupazione di viale della Primavera

Per loro è stato quindi applicato il cosiddetto "metodo Caravaggio". Dopo aver controllato tutti i requisiti idonei, i nuclei familiari sono stati indirizzati a Tor Bella Monaca. Accettare quegli appartamenti tanto chiacchierati, è stato l'ultimo step superato - secondo quanto si apprende - con facilità dalle famiglie assegnatarie. "Dare una casa popolare a chi ne ha diritto è un dovere. Dare case dove prima abitavano e spadroneggiavano criminali, ha un valore di gran lunga superiore", ha spiegato Tobia Zevi.

La casa dei Moccia 

Tra i sei appartamenti liberati lo scorso settembre 2021 in una maxi operazione, appunto, c'era anche quello nel quale vivevano Giuseppe Moccia, la madre e la compagna, che abitavano lì, ma erano morosi. Moccia, coinvolto in passato in diverse indagini per droga, è cognato di Vincenzo Nastasi detto 'O Principe'. Negli ultimi anni il suo nome è comparso più volte sulle cronache.

Era rimasto ferito lo scorso 30 marzo 2021 in un agguato in via dell'Archeologia quando da uno scooter, un uomo gli sparò 4 colpi di pistola. Pochi giorni dopo la sua scarcerazione e fu protagonista dell'aggressione a Tiziana Ronzio, l'operatrice sanitaria, fondatrice dell'associazione 'Tor più Bella'. Ed è proprio da lei che era arrivato l'ultimo grido dal quartiere: "Quelle case libere da mesi, nessuno le vuole". Moccia, secondo i giudici, è un personaggio di "elevata pericolosità sociale".

La tarantella per l'appartamento di Moccia

Eppure lì, nella cosiddetta 'torre della legalità', non è stato facile - tra le persone aventi diritto per una casa popolare - trovare qualcuno che voleva andarci a vivere. Un problema di cui il Campidoglio ne è stato conoscenza, tanto da averne parlato in una riunione tenuta lo scorso 4 febbraio proprio a Tor Bella Monaca.

La svolta sembra essere arrivata a febbraio. La notizia l'avevamo riportata anche noi, ma qualcosa però andò storto. Al momento della consegna delle chiavi, l'assegnatario però rinunciò. La casa di Moccia all'interno di quella 'torre' - forse - faceva paura. Una "sconfitta per le istituzioni", secondo qualcuno. Un step però solo momentaneo, invece, come hanno dimostrato i fatti. Ora quelle case - compresa quella di Moccia - hanno infatti dei nuovi "padroni".

"Continueremo a monitorare la situazione"

"Un cambiamento è possibile e lo abbiamo dimostrato con i fatti. Insieme al Prefetto di Roma Matteo Piantedosi, all'assessore regionale Valeriani, all'Ater e al dipartimento politiche abitative, che ringrazio, abbiamo riempito degli alloggi in passato occupati e vuoti da troppo tempo. Lo abbiamo fatto assegnandoli a della povera gente, a persone che ne avevano davvero bisogno e diritto. - ha sottolineato Zevi - Continueremo a monitorare la situazione insieme alla fondatrice di 'Tor Più Bella', Tiziana Ronzio, che ha sempre lottato contro il malaffare nelle Torri, evitando pericolosi cali di attenzione da parte delle Istituzioni. Oggi abbiamo dimostrato che con volontà e duro lavoro si possono ottenere eccellenti risultati".

"Grazie all'intervento del prefetto è stato possibile recuperare alcuni appartamenti dell'Ater a settembre scorso. Una volta completata la sistemazione dei locali, le istituzioni stanno hanno proceduto rapidamente con l'assegnazione degli alloggi alle famiglie, scongiurando il rischio di nuove occupazioni illecite", ha aggiunto l'assessore all'urbanistica e alle politiche abitative del Lazio, Valeriani.

Solo uniti si può contrastare la criminalità organizzata

Tiziana Ronzio, sotto scorta proprio per le minacce e l'aggressione subita dai Moccia, si è detta soddisfatta del lavoro fatto delle istituzioni: "Questa notizia mi rende felice. Sono soddisfatta per il quartiere, per troppo tempo vittima del modo di fare dei Moccia. Per una volta ha vinto la legalità, il senso di giustizia e di rispetto. Sapere che ogni piccolo tassello sta andando al proprio posto, dà forza a noi che lottiamo per gli ideali giusti ogni giorno". 

Anche Nella Converti, consigliera del Pd in Campidoglio e presidente della commissione politiche sociali, ha seguito da vicino la vicenda: "Finalmente un passo concreto è stato compiuto: il fatto che delle famiglie abbiano scelto Tor Bella Monaca è uno step importante nell'obiettivo di rendere questo quartiere ciò che doveva essere nel suo progetto originario: un posto a misura di giovani famiglie, di bambini e bambine". 

"Nella 'torre della legalità', e non solo, vivono tante persone oneste, che lavorano, che si adoperano ogni giorno per la riqualificazione del quartiere, e la recente inaugurazione del living, proprio in cima a quella torre, dimostra come non solo vivere ma anche provare a cambiare quel territorio oggi faccia meno paura. Solo uniti si può contrastare la criminalità organizzata. Ora la politica ha il compito di dare il giusto supporto a chi ha scelto Tor Bella Monaca e soprattutto la casa che una volta era di un esponente della famiglia Moccia. Riprendersi il quartiere dalle mafie, farlo nella legalità e farlo tutelando i più fragili è possibile. Quando la politica si mette a disposizione dei cittadini, delle associazioni, i risultati sono tangibili, e la nostra Amministrazione lo sta dimostrando", ha concluso Converti. 

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