Emergenza casa, nel 2012 nella Capitale più 15% di sfratti rispetto al 2011

Si aggrava la situazione dell'emergenza abitativa romana. In linea con la situazione nazionale, non si arrestano gli sfratti. Anzi aumentano. Secondo dati diffusi dal Ministero dell'Interno a Roma e provincia nel 2012 sono state 7743 le richieste di sfratto emesse rispetto alle 6686 del 2011. In percentuale si tratta di un aumento del 15,18%. Richieste che si vanno ad aggiungere a quelle del 2010, 6710 famiglie, così come quelle del 2009, 8.729. E via dicendo indietro negli anni.

Delle 7743 sentenze emesse nel 2012, circa l'80% è per morosità. Solo a Roma sono 5509 quelle emanate per questo motivo. Questo significa che nel 2012 più di cinquemila famiglie non sono più riuscite a permettersi di pagare la casa in cui vivono. Nel 2011 gli sfratti per morosità nella sola Capitale erano 4678, 831 in meno.

Aumentano, anche se di poco, gli sfratti effettivamente eseguiti. Secondo i dati forniti dal Viminale nel 2012 sono stati 2404, quasi il 3% in più rispetto al 2011 quando ad essere cacciate con la forza pubblica dalle proprie abitazioni sono state 2343 famiglie.

A criticare duramente i nuovi dati è il sindacato Unione Inquilini. “I numeri sugli sfratti nel 2012, appena pubblicati dal Ministero dell’Interno sono angoscianti e si resta stupefatti di come associazioni della proprietà possano alterare la realtà di dati incontrovertibili” commenta Walter De Cesaris, segretario nazionale del sindacato. Infatti, se a Roma la situazione si aggrava, a livello nazionale la preoccupazione non è da meno: “I nuovi sfratti emessi nel 2012 in Italia raggiungono la cifra complessiva di 67.790 (+ 6,18%) e quelli per morosità il numero di 60.244. Ormai gli sfratti per morosità sono l’88,86% delle nuove sentenze emesse”. Di fronte a questa situazione il sindacato è tornato a ribadire  la necessità di sospendere gli sfratti, compresi quelli per morosità incolpevole.