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Cronaca

Pubblicità abusive: il caso Cartellopoli finisce in Inghilterra

"La rivolta dei romani contro i cartelloni": il quotidiano britannico "The Guardian" parla delle "migliaia di impianti installati in tutta Roma, una città che ha perso i suoi scorci meravigliosi"

"Roma per secoli apprezzata come una delle città più belle del mondo, un luogo di rovine spettacolari, svettanti chiese barocche e piazze ombreggiate da palme secolari, platani e pini meravigliosi". Comincia così l'articolo del quotidiano britannico "The Guardian", e l'inizio somiglia molto al 'c'era una volta' delle fiabe. L'argomento, invece, è quello spinoso e poco 'decoroso' dei cartelloni pubblicitari e il titolo parla chiaro: "la rivolta dei romani sulla giungla dei cartelloni".

Il caso Cartellopoli, dunque, arriva oltremanica. "The Guardian" descrive lo scempio delle "migliaia di impianti installati in tutta la città" e parla di una Capitale "che ha perso i suoi scorci meravigliosi", riportando peraltro le proteste del comitato "Basta Cartelloni" e bacchettando il primo cittadino Alemanno (definito "ex neofascista eletto nella lista di Berlusconi nel 2008"). Nell'articolo vengono riportate anche le parole del consigliere Pd Athos De Luca, che parla di "municipi che stanno lì senza far nulla a guardare come Roma viene distrutta". "I cartelloni - si legge nell'articolo - sono spesso installati in punti che oscurano le fermate degli autobus e i segnali stradali", facendo riferimento all'incidente in via Tuscolana in cui persero la vita due persone dopo lo scontro contro un tabellone.

Il quotidiano britannico, poi, punta il dito contro il piano parcheggi interrati e il possibile abbattimento di decine di alberi secolari, riportando le parole di Augusto Burini: "Anni di cementificazione sconsiderata hanno danneggiato le radici degli alberi, ma c'è anche il problema del punteruolo rosso che ha distrutto migliaia di palme in città". E intanto, conclude il Guardian, "la città perde alcuni dei suoi alberi maestosi".

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