Carceri: suicida agente della polizia penitenziaria in servizio a Rebibbia
Lisiapp: "è una strage silenziosa". Frongia: "Auspichiamo che questa ennesima tragedia non passi nel silenzio assoluto”. L'agente lavorava nel carcere di Rebibbia
Un agente di polizia penitenziaria si è tolto la vita, si tratta di un assistente capo di Polizia penitenziaria in servizio presso il carcere rebibbia. La notizia viene commentata dal sottosegretario aggiunto del Lisiapp, Luca Frongia: "Siamo sgomenti e sconvolti, impietriti per questa nuova immane e inarrestabile tragedia":
Questo episodio "avviene a brevissima distanza di tempo dal suicidio di altri appartenenti al Corpo come l'ultimo a dicembre".
Oggi, prosegue Frongia, "piangiamo la vittima di un'altra tragedia che ha sconvolto tutti i poliziotti, nell'indifferenza assoluta e colpevole delle istituzioni che continuano a sottovalutare questa grave realta'. Dal 2000 a oggi si sono uccisi quasi novanta cinque poliziotti penitenziari, un direttore di istituto e un dirigente regionale e altrettanti tentati suicidi di poliziotti".
Il segretario generale aggiunto del Lisiapp ribadisce che "bisogna comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l'attivita' lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere. "per ora - conclude Frongia non e' il momento delle polemiche ma quello di stringersi ai familiari, agli amici ed ai colleghi.