Settantadue euro per tre tiramisù e tre cappuccini. Tornano a far discutere le cifre astronomiche dei bar del Centro romano. Le vittime questa volta sono tre turisti dell'Europa dell'Est. A raccontarne la storia è Marco Pasqua su Il Messaggero.

IL BAR IN VIA CAVOUR - Incriminato è un bar in via Cavour. La famiglia, in visita nella Città Eterna, ci metterà probabilmente un'eternità a digerire la sua colazione, costatale come si suol dire un “capitale”. Ebbene: è forse questo il prezzo da pagare per godersi un dolce seduti in un bar della Capitale italiana?

LA DENUNCIA DEI TURISTI AL CODACONS - Ma la famiglia “stangata” dall'austero scontrino non intende fare la figura dei classici turisti beffati in terra straniera. Si è dunque messa in contatto con il Codacons per denunciare quello che considera un vero e proprio furto. In una mail, con foto dello scontrino in allegato, il capofamiglia ha proprio scritto: “Siamo stato rapinati”.

PREZZI CHOC - Lo straniero, dopo aver letto il prezzo della sua consumazione, ha giustamente preteso spiegazioni dai camerieri del locale. Risposta: 15 euro ogni fetta di torta, 5 euro a cappuccino e 12 euro di una non precisata tassa per il servizio.

EPISODI DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE - A Roma questo genere di storie è purtroppo all'ordine del giorno. Il 13 maggio l'Indipendent britannico denunciava il caso di quattro turisti inglesi che vicino Piazza di Spagna avevano pagato 64 euro per quattro coni gelato. Questi episodi restituiscono un'immagine truffaldina e avara della nostra Capitale, l'immagine di una città che avidamente specula su una delle sue principali risorse, il turismo.