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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il Campidoglio come la Concordia: "L'inchino" invade la città

E' un'opera dell'artista Iginio de Luca. Consiste in una serie di 10 manifesti posizionati nei luoghi strategici della cultura della Capitale

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L’immagine è frontale, il Marco Aurelio a prua che traina il palazzo del Campidoglio al rimorchio, riscaldata dal tramonto romano decadente e passionale. Tutte e due pericolosamente inclinata, di 80° circa, la stessa inclinazione della Costa Concordia che per 922 giorni è stata accasciata su un fianco nell’isola del Giglio. La scritta in basso è ad innescare un corto circuito geografico e il gemellaggio catastrofico di due realtà, quella capitolina e quella toscana. A firmarla è l'artista Iginio De Luca. Nella giornata di oggi è comparsa in più punti della città.

All’origine di tutto c’è l’inchino di Schettino, rituale azzardato scaduto in goffa spavalderia, che da segno devozionale e di rispetto, decade a simbolo dell’errore e della tragedia collettiva, trainando con sé anche il più recente inchino della Madonna alla casa del mafioso di turno. L’inchino diventa declino, smarrimento di rota e di centralità, segno di precarietà e vertigine. L’inclinazione si allarga di contenuto, diventa metafora di una devastazione morale e fisica che stanno vivendo Roma e i romani.

Spiega l'autore: "Responsabile di questo inchino fallato è Ignazio Marino, sindaco disinvolto fintamente ecologico e per niente alternativo, che passa in bicicletta, sorride e sorvola sulle cose e sulle persone. Roma si inchina grazie alla sua maldestra e superficiale gestione. Si inchina nella mancanza di politiche culturali, nella sporcizia, nell’abbrutmento civile, nella festa dell’Unità al posto della casa jazz, nella mancanza di attenzione al MACRO e a tuta l’arte contemporanea, nel mancato rispetto delle regole e nell’assenza di servizi adeguata ad una capitale mondiale. Roma si inchina e scivola in basso, affondando. Resta un’ipotesi da prendere in seria considerazione: e se rimettessimo in asse anche Marino e, cordialmente scortato da otto rimorchiatori, lo riaccompagnassimo a Genova (sua città natale) per essere definitivamente smantellato?"

I LUOGHI DELL'AFFISSIONE: Piazzale Aldo Moro, Ministero della Marina, MACRO di piazza Giustiniani, piazza del Campidoglio,  Auditorium, MAXXI via flaminia, Ministero di Grazia e Giustizia, San Camillo piazzale Dunant,  Tribunale di Roma, Caserme di viale Giulio Cesare, MAAM via Prenestina, Casa della Memoria via Tiburtina.

Al termine del blitz l’immagine di dimensioni ridotte verrà posta in piazza del Campidoglio, come souvenir simbolico a testmonianza dell’azione

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