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Cronaca

Busta con proiettile firmata Br al garante dei detenuti del Lazio

Nuovo messaggio intimidatorio per Angiolo Marroni, la busta contiene un proiettile ed è firmata "Brigate Rosse Nucleo Galesi". Il garante fu già minacciato nel 2007 e nel 2009

"Brigate Rosse Nucleo Galesi” questa la firma del messaggio intimidatorio, insieme a un proiettile calibro 40 Smith & Wesson, nella busta recapitata ad Angiolo Marroni, il Garante dei detenuti del Lazio. Il testo della minaccia è esplicito: “Ultimo avviso: i prossimi non arriveranno con la posta. Dimettiti" questo il messaggio seguito da un "Onore ai compagni caduti, onore al compagno Mario Galesi".

La lettera spedita nei giorni scorsi
, secondo quanto è stato reso noto, è arrivata nella sede del Garante questa mattina. Dell'accaduto sono state immediatamente informate le forze dell'ordine. Questa è la terza volta che il Garante riceve pesanti intimidazioni da parte di anonimi che si firmano Brigate Rosse: la prima volta fu nel febbraio del 2007, la seconda a novembre 2009.

"In questi ultimi mesi - ha detto il garante Marroni - abbiamo lavorato per evitare che la pesante situazione che si vive nelle carceri potesse deflagrare. Evidentemente questo ruolo di mediazione sociale che stiamo svolgendo fra reclusi, istituzioni e società civile, dà fastidio a chi vuole portare la tensione nel Paese oltre il livello di guardia. Non saranno le intimidazioni, per quanto violente, a modificare la nostra linea di condotta. Continueremo a lavorare con il medesimo impegno che fin qui abbiamo avuto".

Il presidente del Consiglio comunale di Roma Marco Pomarici, saputo il fatto, ha dichiarato: "Le Br sono state sconfitte militarmente dallo Stato, politicamente dalle stesse masse cui si rivolgevano e moralmente da tutta la società civile. Il loro simbolo nefasto ed i loro metodi, però, servono ancora come scudo per intimidire nell'ombra".

Per il commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti: "L'invio di una busta contenente un proiettile e un messaggio intimidatorio nei confronti del Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni è un atto grave e inaccettabile. Le parole rivolte a Marroni dalle sedicenti 'Brigate Rosse' contengono accenti deliranti, elementi di violenza e intolleranza incompatibili con il dibattito democratico"

Piena solidarietà da Nicola Zingaretti: "Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, che da anni si adopera con ostinazione e convinzione affinché ai detenuti vengano garantiti tutti i diritti. Sono certo che queste forme di violenza e intimidazione - aggiunge - non scalfiranno in alcun modo la sua determinazione e il suo impegno quotidiano a lavorare perché nelle carceri le condizioni di vita siano accettabili".

Anche Miccoli è vicino al Garante: "Solidarietà ad Angiolo Marroni oggetto di inaccettabili e preoccupanti minacce. Questo ennesimo tentativo di rigettarci indietro nel tempo non può e non deve essere sottovalutato. E' bene che le forze politiche rispondano con la fermezza più assoluta; indispensabile ogni qualvolta si tenti di intimidire o sia messa a rischio l'incolumità di chi lavora per il bene comune".

Solidarietà anche dall'Udc, per conto di Carducci: "A Marroni va il nostro pieno sostegno - aggiunge - a continuare nel suo prezioso lavoro a difesa dei diritti dei detenuti della nostra regione e chiedo alle autorità competenti di fare piena luce su quanto accaduto".

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