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Cronaca Flaminio / Viale Pinturicchio

Picchiano e insultano coetanei a scuola: denunciati cinque 15enni

E' accaduto in una succursale del liceo Ripetta, noto istituto artistico della Capitale, in viale Pinturicchio. Prima le battute poi gli scherzi, fino a obbligare i coetanei a fumare a scuola una sigaretta con dentro peli pubici

Due studenti derisi, offesi e picchiati da un gruppetto di bulli, cinque 15enni di un'altra classe. E' accaduto in una succursale del liceo Ripetta, noto istituto artistico della Capitale, in viale Pinturicchio.  

A quanto emerso gli episodi si sarebbero verificati poco più di un mese fa. Le indagini della Polizia sono scattate in seguito alla denuncia del padre di una delle vittime, rientrata a casa con il volto tumefatto. I cinque 'bulletti' sono stati denunciati dagli agenti del commissariato Villa Glori alla Procura per violenza privata, lesioni e minacce.

Il movente forse starebbe in una storia di gelosie legate a una ragazza. Il branco avrebbe preso di mira uno studente di un'altra classe e un compagno che cercava di difenderlo. Prima le battute poi gli scherzi, fino a obbligarlo a fumare a scuola una sigaretta con dentro peli pubici. Quando il ragazzo lo viene a sapere decide di affrontare il responsabile dello scherzo, che invece di chiedere scusa lo aspetta fuori dalla scuola con altri quattro compagni insieme ai quali lo picchia selvaggiamente. In un caso i due liceali sarebbero stati inseguiti fino alla vicina piazza Mancini e i bulli messi in fuga dal conducente di un autobus, fermo al capolinea. 

Commenta l'accaduto l'assessore alla Scuola, Paolo Masini. "Il bullismo non è un gioco da ragazzi, una cosa da prendere alla leggera. E’ un problema serio, una minaccia alla convivenza tanto più grave in quanto rende dei giovanissimi delle vittime e altri loro coetanei dei violenti. La notizia dell’aggressione contro due ragazzi della scuola di via Pinturicchio colpisce e insieme indigna. E’ un brutto segnale di chi ragiona come un branco. Tutti noi adulti, cominciando da chi lavora nelle scuole, dobbiamo sentirci responsabili e fare tutto il necessario per rompere quel filo tra paura e silenzio che impedisce di svelare e di svergognare i bulli. Sono vicino ai due ragazzi vittime di percosse e mi auguro che la loro difficile e coraggiosa denuncia di quello che è accaduto possa dare dei risultati".

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