Una bomba è esplosa all'ambasciata del Cile in via Po, 23 vicino piazza Fiume.  Una persona è rimasta ferita, si tratta di Cesar Mella, un addetto dell'ambasciata che aveva aperto il pacco. Non sarebbe in pericolo di vita.

Oggi un pacco bomba è esploso all'ambasciata svizzera,  mentre si sono registrati due allarmi bomba: una in una sede del Campidoglio, l'altro a Piazza Marconi.

E' "fuori pericolo" il funzionario dell'ambasciata cilena rimasto ferito dall'esplosione del pacco bomba: lo ha riferito ai media locali l'ambasciatore di Santiago a Roma, Oscar Godoy, precisando che il funzionario è "in buone condizioni". "L'esplosione ha provocato ferite leggere al volto e al ventre del funzionario che ha aperto la lettera", ha precisato il diplomatico, rilevando che "la ferita più grave è nella mano con la quale il funzionario ha aperto il plico". La lettera non aveva alcun segno possibile di riconoscimento, ha aggiunto da Roma l'ambasciatore Godoy alla Cnn cilena, ricordando che "l'esplosione è avvenuta durante una riunione con il personale dell'ambasciata in occasione delle feste natalizie e della fine dell'anno".

Secondo le prime indagini in corso - ha precisato il ministro - la lettera era indirizzata ad un'associazione culturale.

 

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