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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Africano / Viale Libia

"Boicotta Israele": manifesti antisemiti in viale Libia

Sono comparsi all'alba di questa mattina, con un elenco di cinquanta negozi e attività. Il sindaco: "Già rimossi da Ama, gli autori di questi gravissimi atti devono essere identificati, arrestati e severamente condannati"

Ancora antisemitismo sui muri della Capitale. All'alba di questa mattina, in viale Libia, sono comparsi dei manifesti contro i negozi di commercianti ebrei per invitare al boicottaggio 'dei prodotti di Israele', firmati Vita est Militia.

"Boicotta Israele - c'e' scritto sui manifesti - contribuisci a fermare il massacro del popolo palestinese. Bisogna boicottare ogni tipo di prodotto e commerciante ebraico", segue poi un elenco di una cinquantina di negozi e attività. La Digos si sta occupando delle indagini.

Il sindaco Marino fa sapere che i manifesti "sono stati immediatamente rimossi dalle squadre di Ama, coordinati dal Pronto Intervento Centro Storico (Pics)". "Ama è ancora impegnata nelle rimozioni, seguendo le segnalazioni,  perché i sedicenti “Vita est  militia”, che hanno firmato i manifesti, ne affiggono in continuazione - ha dichiarato il primo cittadino tramite nota stampa - il linguaggio utilizzato riporta alla mente le liste di proscrizione antiebraiche del nazifascismo.

La Capitale d’ Italia, medaglia d’oro alla Resistenza,  si schiera a fianco dei commercianti presi di mira. Roma considera questi gesti compiuti da teste vuote un inaccettabile schiaffo alla dignità e ai valori di tutte le romane e i romani. Gli autori di questi gravissimi atti devono essere identificati, arrestati e severamente condannati”.

"Siamo sconcertati e profondamente preoccupati per le affissioni comparse oggi contro i commercianti di origine ebraica e contro i prodotti di Israele" ha dichiara to il Presidente del Pd di Roma, Tommaso Giuntella. "Atti del genere gettano vergogna su tutta la città e ci fanno pensare alla persecuzione, alle liste, alle violenze e agli atti di viltà con i quali pochi decenni fa i fascisti macchiarono il nostro Paese della responsabilità nella morte di tanti nostri concittadini - prosegue - Il pensiero non può che andare per analogia anche alle persecuzioni e all'iscrizione nelle liste di proscrizione che tanti cristiani stanno subendo ad opera di fondamentalisti che non dovrebbero avere nulla a che fare con la spiritualità, massima espressione di elevazione dell'umanità. 

Siamo grati al Sindaco Ignazio Marino e al Pics per l'intervento tempestivo - prosegue Giuntella - ci auguriamo che le autorità assicurino la più severa risposta contro gli autori di questi gesti insopportabili. La nostra solidarietà alla Comunità Ebraica e in particolare modo ai commercianti vittime di questo ennesimo insulto, in un periodo in cui, a fronte della dura lotta che Roma Capitale sta conducendo contro l'abusivismo e le illegalità diffuse, essi rappresentano ancora l'onestà, l'eccellenza e la storia di questa città - conclude - Noi da parte nostra lavoreremo per mantenere sempre gli occhi aperti, per difendere l'onore di Roma medaglia d'oro per la Resistenza e per costruire un futuro in cui ignoranza, violenza e pregiudizio siano solo dei brutti ricordi".

Ferma condanna del gesto dall'Anpi provinciale. "Una vergogna per la città di Roma - scrive l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Un gesto che ci riporta indietro alle ideologie nazifasciste, un segno preoccupante di degrado culturale e storico. Esprimiamo solidarietà ai commercianti romani di religione ebraica e chiediamo alle forze dell'ordine di individuare ogni responsabile di tale ingiuria. Dobbiamo lavorare di più assieme a tutte le istituzioni cittadine al fine di prevenire, soprattutto tra i giovani, con i valori positivi della cultura democratica e antifascista qualsiasi forma di razzismo e di ritorno al passato".

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