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Cronaca

Commissione Ecomafie boccia i rifiuti: "Colpa degli enti locali"

Un'altra bocciatura per i rifiuti romani e per i suoi commissari. Il ministro Clini bacchetta Comune, Provincia e Regione per aver perso tempo. "Ma il tempo adesso sta per scadere"

Il sistema rifiuti della capitale intasca una sonora bocciatura dalla Commissione Ecomafie. "Programmazione carente" e "immobilismo' delle istituzioni": "le diverse amministrazioni succedutesi negli anni sul territorio non hanno affrontato la politica sul ciclo dei rifiuti in modo compiuto". Questi in sintesi i risultati della relazione della commissione parlamentare d'inchiesta. "Mai il termine emergenza - si legge nelle conclusioni - è stato utilizzato più a sproposito. Si è trattato di un'emergenza 'annunciata' da più parti e attesa con evidente immobilismo dagli enti che avrebbero avuto il dovere di neutralizzarla. La situazione attuale, dunque, testimonia gli scarsi risultati raggiunti non solo dagli enti preposti alla gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti ma anche delle strutture commissariali che non sono state in grado di individuare per tempo un sito di discarica alternativo a Malagrotta".

E il dito è puntato anche contro la Regione Lazio 'rea' di aver consegnato un documento di analisi dei possibili siti da adibire a discarica "del tutto inadeguato": "Infatti la Regione - spiegano nella relazione - ha predisposto un documento di analisi basato esclusivamente su studi di carattere documentale, dunque, privo dei necessari riscontri sul campo e non preceduto da alcuna verifica di carattere tecnico".

Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, non tarda a bacchettare gli enti istituzionali "responsabili dell'immobilismo che ha portato alla situazione attuale, Comune, Provincia e Regione". E a ricordare le scadenze per la firma del piano rifiuti. L'Europa sta pressando e bisogna accelerare, questo il messaggio. "Ho l'impressione - dice - che si stia ancora prendendo tempo, ma ora il tempo sta per scadere". Immediata la risposta di Alemanno, il quale si dice convinto della necessità di firmare il patto, "accelerare sulla differenziata e darsi degli obiettivi adeguati agli standard europei". Il progetto, secondo Clini, potrebbe portare la Capitale ai livelli "non dico come Copenaghen, ma almeno come Milano", città autonoma dal punto di vista delle discariche.

Per raggiungere questi obiettivi, spiega ancora Clini, sarà fondamentale concludere al 31 dicembre 2012 tutte le procedure di autorizzazione per gli impianti che le hanno richieste "altrimenti dobbiamo fermare la raccolta differenziata, sennò non sappiamo dove andare a mettere i rifiuti". Il ministro ha lanciato un appello anche alla Regione Lazio, affinché presenti "un piano finanziario-economico per gli investimenti che servono". "L'ho chiesto già da tempo - sottolinea - ma ancora non ho ricevuto una risposta. Più andiamo avanti, più aumenteranno i costi".
 

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