Cartellopoli dal blog torna l'attacco: "Il Piano Regolatore è un bluff"
Il noto blog che dalla rete ha dato filo da torcere ai "cartellonari" torna a farsi sentire e a RomaToday dichiara: "Il nuovo Piano Regolatore è solo una trovata per rabbonire i cittadini"
Invadono letteralmente la città, violano le normative in vigore sulle affissioni e spuntano dappertutto: a ridosso dei marciapiedi, nei parchi naturali e, in dimensioni abnormi, sulle vie provinciali. Sono i cartelloni pubblicitari, alcuni legali altri decisamente meno, che da anni fanno parte a pieno titolo del paesaggio urbano della capitale, ribattezzata, non a caso, Cartellopoli.
LE LEGGI - Con la delibera n. 254/1995 l'amministrazione compiva un primo passo per disciplinare il settore dell'impiantistica pubblicitaria con la famosa quanto discussa clausola dell'"autocensimento". Da lì, passando per il Regolamento in materia di Affissioni e Pubblicità approvato nel 2006 dalla precedente amministrazione e in parte modificato nel 2009 dalla giunta Alemanno, divieti e agevolazioni si sono susseguiti l'uno all'altro in un continuo tentativo di semplificazione e unificazione delle normative.
La staffetta è terminata nel Piano Regolatore, approvato in Campidoglio lo scorso febbraio e in attesa del responso dei municipi, che tra i vari punti prevede la riduzione della superficie pubblicitaria concessa a 162 mila metri quadri contro i 320 del 2006. Un ulteriore sforzo per disciplinare il mare magnum dei "cartellonari"? Sulla carta indubbiamente, ma, tra gli attivisti, c'è chi pensa che il tutto sia comunque insufficiente per combattere l'abusivisimo e che a contare siano i dati: "negli ultimi due anni e mezzo gli impianti pubblicitari sono quadruplicati e la faccia della città è letteralmente cambiata. Alcune strade, basta pensare a Viale Mazzini, sono irriconoscibili".
PARLA CARTELLOPOLI.NET - A parlare è il blog Cartellopoli.net, tornato alla ribalta dopo l'oscuramento del sito, avvenuto a dicembre, disposto da un giudice in seguito a procedimento penale. Ormai noto per la battaglia condotta dalla rete contro i mostri pubblicitari, nei mesi scorsi ha svelato, grazie a google street view e alla collaborazione dei lettori, il posizionamento illecito di numerosi cartelloni, mettendo con le spalle al muro una delle delibere più discusse della giunta di centrodestra, unica responsabile, a detta del blog, "del disastro che si è venuto a creare negli ultimi anni". Sono molte le associazioni che segnalano continuativamente all'amministrazione comunale gli impianti abusivi ma, come ci spiegano da Cartellopoli, "le rimozioni si contano sulle dita di una mano e questo perchè i dipartimenti non danno seguito alle pratiche. C'è un caso di omissione d'atti d'ufficio clamorosa e tutti noi stiamo aspettando che parta una seria indagine della magistratura".
Nel mirino del blog c'è proprio la gestione comunale che, oltre "a fare finta di dialogare con chi si prende a cuore il problema dal basso, non si cura di combattere il crimine e l'illegalità e non riesce in alcun modo a porre regole e leggi". E il nuovo Piano Regolatore approvato lo scorso febbraio? Non dovrebbe forse avvicinare la capitale agli standard europei e rafforzare la lotta agli abusivi e all'evasione? Non secondo il blog che ci tiene a precisare come il piano "sia stato realizzato in fretta e furia solo e soltanto per placare l'ira popolare" e come sia "solo un bluff che non passerà mai. Un atto politico geniale dell'amministrazione per rabbonire i cittadini".