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Bltiz ambientalista / Tor di Quinto / Via del Foro Italico

Attivisti per l'ambiente bloccano ancora la tangenziale, automobilisti infuriati

Secondo blitz in due giorni in via del Foro Italico. Lunedì scorso avevano bloccato il raccordo anulare

Come fatto 24 ore prima, allo stesso orario, hanno srotolato uno striscione con la scritta "Emergenza climatica ed ambientale" e si sono seduti sulla carreggiata della tangenziale est. Blocco su via del Foro Italico che ha fatto infuriare molti automobilisti, alcuni scesi dalla loro vettura per manifestare il loro dissenso e la loro rabbia. Nonostante il disagio molti sono stati anche i cittadini che ne hanno appoggiato la causa. A mettere in atto un nuovo blitz ambientalista gli attivisti di Extinction Rebellion. 

Ambientalisti bloccano la tangenziale 

La protesta alle 10:45 di oggi, venerdì 10 dicembre, poco prima dell'uscita via Salaria, direzione San Giovanni. Cinque gli attivisti che hanno bloccato la tangenziale sino alle 11:30, quando gli agenti del commissariato Villa Glori di polizia li hanno fatti desistere per poi accompagnarli negli uffici di polizia con la loro posizione ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Le ragioni della protesta

A spiegare le ragioni del blitz gli stessi ambientalisti: "Dalle ore 11:30 di venerdì 10 dicembre è stato messo in atto un quarto blocco stradale, stavolta sulla tangenziale est, in via del foro italico. Davide, una delle persone coinvolte, ha dichiarato: “Ho scelto di fare questo tipo di protesta perché sono seriamente preoccupato per l'aggravarsi della crisi climatica ed ecologica, che mette a rischio la nostra sopravvivenza. I governi di tutto il mondo sono responsabili di questo disastro: non ci resta altro che renderlo evidente con proteste che creano disturbo, nella speranza che altri e altre si uniscano a noi. Chiediamo un’Assemblea di Cittadini/e perché si tratta di decisioni troppo importanti per lasciarle in mano a pochi che non ci rappresentano”.

Ambientalisti tangenziale 10.12.2021

"Gli attivisti e le attiviste continuano le loro azioni nonostante la grave repressione subita fin dall’inizio, con l’emissione da parte della Questura di 6 denunce per ciascun attivista e un foglio di via per ognuno di loro. Nonostante i rischi legali prosegue la campagna per chiedere maggiore partecipazione democratica nelle scelte sulla necessaria transizione ecologica - concludono gli ambientalisti -.  I cittadini e le cittadine che stanno bloccando le strade chiedono inoltre un incontro pubblico con i seguenti rappresentanti del governo: Mario Draghi, Roberto Cingolani, Stefano Patuanelli, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Maria Rosaria Carfagna. Tema dell’incontro: “Siamo l’Ultima Generazione di cittadini e cittadine?” per chiedere di dibattere apertamente sul futuro dell’Italia e sulla necessità della partecipazione diretta della cittadinanza per fermare l’ecocidio in corso. Una presentazione della Campagna “Ultima Generazione - Assemblee Cittadine ORA!” di Extinction Rebellion e delle sue motivazioni si svolgerà sabato 11 alle ore 18 presso SCUP, Palestra Popolare in via della Stazione Tuscolana 84".

Il blocco di ieri

Blocco stradale sulla tangenziale est che gli ambientalisti avevano messo in atto anche ieri, 9 dicembre, con i sei attivisti che anche in quel caso furono poi spostati ed identificati dalla polizia. 

Il blocco sul raccordo anulare 

Attivisti di Extinction Rebellion il 6 e 7 dicembre scorsi avevano attuato altre due proteste simili sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Provenienti dal Veneto, dalla Toscana e dell'Emilia Romagna gli attivisti dopo essere stati identificati dalla polizia sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata con il Questore che ha adottato nei loro confronti il provvedimento di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nella Capitale. 

Le proteste durante il G20

Prima di allora altri due blitz, nel corso del G20, la prima sabato 30 ottobre quando, giorno di apertura del summit dei grandi della terra, attuarono una protesta non violenta su via Cristoforo Colombo, all'altezza del ministero della transizione ecologica. Una cinquantina gli attivisti che intorno alle 8:00 si sdraiarono sulla strada all'altezza del Ministero della Transizione Ecologica. Da qui l'intervento della polizia in tenuta antisommossa che spostò i manifestanti liberando la strada. 

Blitz ai Mercati Traianei 

Protesta che attuarono anche il giorno dopo, domenica 31 ottobre, con alcuni ambientalisti che si incatenarono davanti i Mercati Traianei, mentre altri attivisti si erabi seduti in terra bloccando momentaneamente la circolazione su via Nazionale. Un'azione di disobbedienza civile per chiedere ai leader ed ai capi di Stato impegnati in questo blindato weekend romano nel summit del G20 alla Nuvola dell'Eur di invertire la rotta che sta determinando il disastro climatico ed ecologico.
 

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