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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Tor di Quinto / Viale di Tor di Quinto

"Non paghiamo il fossile": ancora un blocco stradale degli attivisti di Ultima Generazione

L'azione degli ecoattivisti per rilanciare la campagna contro il finanziamento pubblico ai combustibili fossili

Gli attivisti di “Ultima generazione”sono tornati in azione. Questa volta la protesta è stata affidata ad un gruppo di nove persone che, poco dopo le ore 8, si sono presentati in viale Tor di Quinto.

Il blocco stradale

Srotolato lo striscione con l’ormai classico messaggio “non paghiamo il fossile”, gli attivisti hanno bloccato il traffico, all’altezza di Ponte Milvio. Niente blitz ai danni di monumenti, ed edifici pubblici, com’era stato di recente con la fontana della Barcaccia e, in precedenza, palazzo Madama. Niente zuppe tirate sulle opere d’arte, com’era avvenuto sulla tela "Il seminatore" esposta nella mostra dedicata a Van Gogh.

L'azione a Ponte Milvio

Gli attivisti raccontano, attraverso una nota, di aver srotolato lo striscione alle 8.10 e di essere stati spostati dalla strada, dalle forze dell’ordine  intorno alle 8.35. L’azione di disobbedienza civile è durata quindi 25 minuti durante i quali gli attivisti dichiarano di aver “discusso con gli automobilisti presenti sulla gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della politica per mitigarne i danni”.

Le multe salate del governo

Dopo la firma del governo al disegno di legge che prevede multe salate, fino a 60mila euro, per chi imbratta i monumenti pubblici, disegno di legge annunciato dopo il blitz alla Barcaccia, gli ecoattivisti hanno deciso di tornare ad un’azione improntata sul blocco della circolazione stradale. “Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta”. 

Stop finanziamenti pubblici per combustibili fossili

Questa volta gli attivisti hanno puntato l’attenzione sugli effetti che, il cambiamento climatico, produce sul piano idrogeologico. “In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia?  Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile” hanno ricordato gli attivisti di Ultima Generazione che sono tornati a chiedere di cessare i sovvenzionamenti pubblici ai combustibili fossili.

Blocco stradale Ponte Milvio: foto di Ultima Generazione

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