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Cronaca Piazza Bologna

Blocco metro B, l'ira dei romani: “Come sardine sui carri bestiame”

Serata da incubo quella di ieri sera. La replica questa mattina, con annesso traffico congestionato per quelli che, per il terrore delle navette sostitutive, hanno preferito l'auto

"Ma come allagata? Ma se oggi non ha neanche piovuto...". La reazione sotto la “grande M illuminata” di Piazza Bologna è quella di un anziano e ben fotografa lo stupore che ha colto gli utenti della Metro B nell'apprendere ieri che, a causa di un allagamento, la tratta Monti Tiburtini - Catro Pretorio resterà chiusa fino a domani mercoledì 1 febbraio.

Ieri a farla da padrone sono state le lamentele contro la città e la disorganizzazione di Atac. Questa mattina però quelle lamentele sembrano essersi trasformate in auto. Già, perché per evitare l'effetto sardina delle navette sostitutive in molti hanno preferito prendere l'auto. Il risultato? Una città paralizzata dal traffico, specie nel quadrante sud est.

LA SERATA DI IERI - La parola incubo è la più adatta secondo molti pendolari per descrivere la giornata di ieri. La comunicazione del blocco è arrivata alle ore 15. Si pensava ad una cosa momentanea. Poi, un'ora dopo, la doccia fredda dall'Agenzia della Mobilità: "Si è rotta una conduttura. Il blocco prosegue fino a mercoledì 1 febbraio". A Piazza Bologna i binari sono allagati e Atac ha predisposto un attestamento a Castro Pretorio. Qui si ferma la corsa. Per chi abita oltre, nella zona est, inizia l'incubo.

"C'è un casino enorme - racconta un ragazzo appena uscito da un bus-navetta - Lì dentro non si riusciva a stare. Ne dovrebbero mettere di più di autobus. Eravamo così vicini che manco riuscivamo a respirare". "Come sardine", "nel carro bestiame", "manco fossimo gli animali": la sfilza di lamentele si colora di questi commenti. "E' assurdo questa mancanza di organizzazione. Non si può pensare di caricare la gente che normalmente viaggia su un treno della Metro B su appena tre autobus. E' una vergogna".

metro bologna-3QUESTA MATTINA - Già nella giornata di ieri c'era chi pensava a questa mattina. "Arriverò in ritardo ed oltre ai disagi dovrò sopportarmi anche la ramanzina del capo", raccontava preoccupata una signora. Lo scenario di questa mattina mostrava le stesse interminabili resse all'uscita delle metro Monti Tiburtini e Castro Pretorio. Qui, lungo la via, un serpentone di quattro, cinque autobus per volta aspetta di caricare tutte le persone contenute nel treno in arrivo. I singoli autobus caricano e partono. Quelli che da Monti Tiburtini vanno verso il centro passano da Tiburtina ed è qui l'ingorgo più grosso. Qui infatti molti pendolari solitamente scendono dal treno e salgono sui vagoni della metropolitana. Oggi invece ad attenderli le navette, già stracariche. "Me ne sono passate davanti cinque, tutte stracariche. Vede quanta gente si è accalcata qui? E voglio pure aumentare i biglietti". A parlare è Aurelio che sceso dalla Fr2 da Lunghezza deve raggiungere  la zona del Policlinico. Il suo sfogo è di tanti. La calca infatti è tanta e le navette apparentemente numericamente non adeguate a sopportare l'afflusso che normalmente cade sui treni.

"E' assurdo", spiega una signora. "Vogliamo pure organizzare le Olimpiadi? Ma se sta città cade a pezzi. Ma Alemanno se ne rende conto?"

TRAFFICO - Pesanti, pesantissime le conseguenze sul traffico. Chi infatti, conscio di una giornata da incubo, ha scelto la macchina si è ritrovato alle prese con mega ingorghi. Sulla Tiburtina, per percorrere il tratto che va da Panorama alla Stazione (tempo di percorrenza normale 5 minuti), questa mattina se ne impiegavano anche 40. Ingorgo totale in via di Portonaccio, già congestionata per i lavori sullo snodo dell'A24. In tutta la città, in generale, il numero delle auto sembra essere maggiore degli ultimi giorni.

Insomma, una mattinata di ordinaria follia. La Metro B, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) tornare alla normalità domani mattina. La giornata è quindi lunga. C'è da sperare che i romani abbiano ancora tanta pazienza.

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