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Cronaca

Blitz No Tav a Ostiense: treno Italo imbrattato e reso inagibile, disagi per i passeggeri

Il blitz alle 16.40. Un quarto d'ora di caos nel quale una cinquantina di attivisti hanno disegnato scritte all'interno e all'esterno del convoglio. Passeggeri già a bordo e fatti scendere

Un blitz vero e proprio nel giorno in cui Italo avvia i nuovi collegamenti Alta velocità da e per Roma. E' stata una domenica pomeriggio di ordinaria follia quella vissuta ieri alla stazione Ostiense. Poco dopo le 16.30 un gruppo di cinquanta attivisti No Tav, con i volti travisati da sciarpe, cappelli e cappucci di felpe, ha fatto irruzione nello scalo ferroviario di Piazzale Partigiani. Obiettivo del blitz il treno diretto a Torino, già pronto al binario e già parzialmente pieno di passeggeri.

Gli attivisti hanno tirato fuori le bombolette spray, disegnando un'enorme scritta "No Tav liberi ora" e poi quella "No Tav fino alla vittoria". Ma non si sono fermati qui. Sono saliti sul treno impedendo ai viaggiatori ancora a terra di prendere posto in vettura. Anche nel convoglio hanno disegnato scritte contro l'alta velocità. Attivato l'impianto anti incendio. La schiuma ha reso inservibili le vetture. Il tutto mentre fuori sono stati accessi una serie di fumogeni.

Dopo 10 minuti di caos gli attivisti, sempre a volto coperto, sono fuggiti via. Sul posto è intervenuto personale della polizia ferroviaria. Il treno è stato soppresso. I passeggeri sono stati portati alla stazione Tiburtina dove sono stati allocati su altri treni.

Più tardi la rivendicazione è finita sul web:

"Un numeroso gruppo di solidali No Tav ha voluto inviare un concreto messaggio di solidarietà nei confronti di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, che nella giornata di mercoledì 17 si vedranno giudicati in primo grado al Tribunale di Torino con l’accusa di terrorismo, per la ben nota vicenda del danneggiamento del compressore del cantiere di Chiomonte. Il blocco del treno alta velocità nella stazione Ostiense è servito per imprimere sopra di esso il nostro grido di libertà, in modo che dopo aver attraversato il paese possa raggiungere proprio Torino. Cogliamo l’occasione per rilanciare la mobilitazione anche nella nostra città, in vista del mese di gennaio, in cui arriverà la sentenza nel maxi-processo che vede imputate 53 persone di tutta Italia per le grandi giornate di lotta del 27 giugno e 3 luglio 2011. Sempre negli stessi giorni ci sarà anche la sentenza per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma. Il 17 gennaio un corteo popolare tornerà nelle strade di Roma per rivendicare la libertà di tutti e tutte, e per ribadire che il Tav in Val di Susa non si farà mai. Per parlare di questa ed altre iniziative invitiamo a partecipare ad un’assemblea pubblica venerdì 19 dicembre alle 17 all’università La Sapienza".

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