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Blitz ambientalista / Garbatella / Via Cristoforo Colombo, 44

Vernice sui muri del ministero della transizione ecologica: nuovo blitz degli attivisti per l'ambiente

Al centro delle richieste di Ultima Generazione un incontro con il ministro Cingolani

Prima il mail bombing, poi un blitz lunedì mattina che non hanno sortito gli effetti sperati. Oggi stesso copione. Ancora una protesta non violenta degli attivisti per l'ambiente di Exctintion Rebellion che hanno fatto irruzione al ministero della transizione ecologica. Al centro delle loro richieste un incontro con il ministro Roberto Cingolani. Undici gli aderenti alla campagna "Ultima generazione" che si sono presentati davanti l'ingresso del dicastero di via Cristoforo Colombo, con quattro di loro che dopo essere riusciti ad entrare nel Mise hanno imbrattato alcune pareti lanciandoci contro della vernice rossa. I manifestanti sono poi stati bloccati dalle forze dell'ordine.

Accompagnati nella caserma dei carabinieri della compagnia Roma Eur, che indagano sull'accaduto assieme ai militari del nucleo informativo del comando provinciale di Roma, la loro posizione è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria. Sul posto anche gli agenti del commissariato Colombo e gli investigatori della digos. 

A spiegare le ragioni del secondo blitz in due giorni al dicastero della Garbatella gli stessi attivisti di Exctintion Rebellion, che chiedevano un incontro pubblico con il ministro. "Al categorico rifiuto da parte dello staff del ministro - scrivono in una nota stampa gli attivisti per l'ambiente - hanno pensato di rivolgersi ad un uditorio più conscio della gravità dell’emergenza climatica ed ecologica, ovvero i muri, su  cui hanno lasciato il segno del loro dissenso. La polizia è intervenuta tempestivamente chiamata da due carabinieri che già erano all'interno del ministero e portando via 10 persone in questura. 3 macchine della polizia, un camioncino antisommossa, più 3 carabinieri e altre forze dell'ordine, una ventina circa, per portare via persone nonviolente che hanno messo il proprio corpo e la loro sicurezza al servizio dei cittadini per chiedere un semplice incontro pubblico con Cingolani".

Ma cosa chiedono gli attivisti? "Ultima Generazione ha già da tempo chiesto un incontro pubblico non solo con Cingolani, ma anche con Draghi, Patuanelli, Giorgetti, Orlando e Carfagna; oltre 26.000 e-mail sono state inviate dalle persone che sostengono la campagna a queste 5 figure del governo, alle quali non è giunta alcuna risposta. Perciò le persone attive in Ultima Generazione sono tornate ad alzare il tiro della loro contestazione, e continueranno finché il governo non concederà un incontro pubblico dove discutere in merito alla necessità di agire radicalmente per contrastare la crisi ecologica e climatica, e usare nuovi strumenti partecipativi come le assemblee di cittadine/i".

Blitz ambientalista al Mise

Le motivazioni della protesta 

A spiegare cosa li spinge alle azioni non violente ancora gli attivisti di Ultima generazione: "Alcune delle persone coinvolte nell’azione di oggi, anche ieri hanno spruzzato di vernice le facciate del ministero, e hanno ormai violato per l’undicesima volta il foglio di via da Roma che avevano ricevuto dopo i blocchi stradali di dicembre; per l’azione di ieri sono state fermate dalla polizia ricevendo ancora fogli di via e numerose sanzioni: pur rischiando condanne severe, non sono disposte ad arrendersi. Tra loro, Simone, 19 anni, ha dichiarato: "Sono qui a fare queste azioni oltraggiose perché ho tanti progetti per il futuro, ma non credo di poterli realizzare senza agire concretamente per proteggere la nostra esistenza. Desidero che il ministro della transizione ecologica ci riceva, e che ammetta la necessità di approcciare la transizione con uno strumento partecipativo come le assemblee di cittadine/i. Al Mite invece hanno accentrato il potere di scegliere e approvare i progetti del Pnrr nelle mani di una sola persona, che non è stata eletta: è prevedibile che produrrà decisioni calate dall'alto che andranno incontro all'opposizione delle comunità. Sono preoccupato per gli sconvolgimenti sociali che ci saranno e a cui siamo già di fronte, e per la reazione della gente che temo diventerà più violenta". 

Atto da condannare

"Condanniamo fermamente l'escalation vandalica avvenuta al Ministero della Transizione Ecologica, da parte di da parte di un gruppo che si è definito Extinction Rebellion - scrive in una nota il gruppo M5s alla Regione Lazio -. Dopo gli atti vandalici di ieri, oggi alcuni ragazzi sono riusciti ad introdursi all'interno degli uffici, imbrattando di vernice muri e persone. La nostra solidarietà al Ministro Cingolani, ai sottosegretari e ai dipendenti del Ministero della Transizione Ecologica. Quando il dissenso diventa violenza, non ci si trova davanti solo ad segno di inciviltà, ma si va verso una pericolosa e ingiustificabile deriva che stigmatizziamo con forza". 

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