Tragedia a Furio Camillo: bimbo di 4 anni muore dopo caduta nella tromba dell'ascensore
Sul posto quattro squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri. Inutili i soccorsi. Il piccolo è stato estratto purtroppo morto
Tragedia alla metro Furio Camillo. Un bimbo di 4 anni è morto a seguito di una caduta nella tromba di un ascensore di servizio della linea A della metropolitana. Sul posto si sono immediatamente precipitate quattro squadre dei vigili del fuoco, assieme gli uomini del Saf. Giunti sul posto alle 16:38, assieme ai sanitari del 118, i soccorritori hanno provato a salvare il piccolo. Per il piccolo Marco, questo il nome del bambino, non c'è stato nulla da fare, alle 16:41 è stato estratto da dove era caduto ma era già privo di vita. Inutili i tentativi di rianimarlo, il piccolo è deceduto dopo una caduta di circa 10 metri.
IN COMPAGNIA DELLA MADRE - Immediate le procedure di emergenza, la fermata Furio Camillo della metropolitana è stata chiusa al pubblico. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia Tuscolana, al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia.
COSA E' SUCCESSO - Secondo le informazioni che emergono, la mamma, Francesca, 43 anni, e il piccolo Marco erano rimasti bloccati nell'ascensore che li stava trasportando verso i treni. Con loro sull'elevatore altre persone. Non sono mancati i malori e gli attacchi di panico. Quanto accaduto è ancora oggetto di indagine. Secondo quanto filtra un soccorritore per aiutare le persone intrappolate ha usato un ascensore, affiancadosi a quello rotto. A questo punto sarebbero iniziate le operazioni di trasbordo. Quindi la tragedia. Il piccolo Marco nel momento del passaggio è infatti finito nello spazio tra un ascensore e l'altro, facendo un volo di dieci metri.
DINAMICA STRANA - "La dinamica è strana - le parole a caldo dell'assessore alla Mobilità Guido Improta. Sicuramente c'è stato un errore dell'agente della stazione che ha posto in essere una procedura che non doveva, forse perchè c'erano condizioni di difficoltà e alla fine c'è stata la tragedia. L'ascensore bloccato è stato affiancato da un altro ascensore e si è cercato di fare un trasbordo delle persone attraverso una botola. Una procedura non codificata". La dinamica, ancora tutta da chiarire, sarà accertata dalla magistratura. Spiega Atac: "Sono in corso le indagini della Procura di Roma. Ci sono delle telecamere e il materiale è stato messo a disposizione della magistratura".
IL SINDACO SUL POSTO - Alla stazione Furio Camillo è arrivato poco dopo il sindaco Ignazio Marino, assieme a lui anche il vice Luigi Nieri. "Sto andando immediatamente sul posto per accertarmi di quanto successo", le parole del primo cittadino sulla propria pagina Facebook. Intorno alle 20.15 Marino si è allontanato dalla stazione metro. "In questo momento non ho nessun commento da fare. E' una tragedia terribile. Un lutto per tutta la città" ha dichiarato ai tanti giornalisti presenti. Poi, scortato, è salito sull'auto tra le grida di alcuni cittadini che si sono riversati sul luogo dell'incidente. Grida di contestazione: "Vergogna".
LE INDAGINI DELLA PROCURA - Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo. Secondo quanto si è appreso, nel fascicolo avviato dall'aggiunto Pierfilippo Laviani non risultano persone iscritte sul registro degli indagati. Gli inquirenti per procedere con i rilievi del caso hanno posto sotto sequestro l'impianto ascensori della stazione Furio Camillo.
LA COMMISSIONE DI ATAC - Anche Atac ha nominato una commissione interna "di cui fanno parte tre persone che si aggiunge alle indagini in corso delle autorità competenti" ha dichiarato Giuseppe Noia, ufficio comunicazione Atac "Non è un problema di manutenzione degli ascensori, non credo sia questo. Sono in corso le indagini. Ci sono delle telecamere e il materiale è stato messo a disposizione della magistratura" ha concluso.
