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Cronaca

Bici rubata a bimbo disabile, la famiglia di Giorgio: "Donate i fondi all'associazione Parent Project"

La onlus è impegnata ad affiancare pazienti e genitori con figli affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker

Un cuore grande come quello dei romani che dopo l'appello hanno avviato una gara di solidarietà. Sono i genitori di Giorgio, il bimbo disabile di Ponte di Nona a cui hanno rubato una bici speciale che mamma Maria Rosaria e papà Daniele hanno fatto modificare appositamente per lui.

Lanciato un appello sui social, centinaia sono state i messaggi di vicinanza accompagnati da alcune donazioni per ricompare la bici del bimbo di 8 anni. Fra i più vicini alla famiglia gli uomini del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale, con il Comandante Antonio Di Maggio che ha rassicurato la famiglia di cercare la bici speciale di Giorgio in "ogni dove", condannando senza appello il "gesto riprorevole" fatto al bambino. Da qui l'attivazione di un raccolta fondi. 

Proprio in merito alle donazioni gli agenti della Polizia Locale hanno contattato mamma Maria Rosaria e papà Daniele. "In merito alla richieste di partecipazione alla raccolta fondi per l'acquisto di una nuova bici a Giorgio: abbiamo contattato la famiglia del bambino che, seppur lieta del grande interesse dimostrato da tante persone, ha espresso la volontà di recuperare una bici a pedalata assistita che provenga da famiglie che non abbiano più necessità di utilizzare tale mezzo e che pertanto desiderano dismetterlo".

bici giorgio 2-2

"Come richiesto dai genitori - scrivono ancora dal Comando di via della Consolazione - del bambino, ogni eventuale offerta potrà essere devoluta, direttamente dagli interessati, all'associazione onlus "Parent Project", sostenuta dalla famiglia, impegnata, oltreché ad affiancare pazienti e genitori con figli affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, a garantire alle persone colpite da questa grave malattia degenerativa nuove opportunità di trattamento attraverso la raccolta fondi destinati alla ricerca di una terapia. Pertanto, chi intendesse fornire un aiuto alla famiglia, lo potrà fare tramite un sostegno alla ricerca. Grazie".

A raccontare la storia di Giorgio e della sua bici era stata mamma Maria Rosaria a RomaToday: "Questa vicenda mi ha aperto il cuore. Io e mio marito ci teniamo a ringraziare tutti quelli che hanno pensato a Giorgio, anche solo per un secondo. Mai avremmo creduto di scatenare tanta partecipazione. Questo ci fa capire che non siamo soli e che per qualcuno che sbaglia ci sono tante e più persone che fanno del bene".

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