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Cronaca

Beau Solomon è morto per annegamento nel Tevere: le indagini continuano

Continuano le indagini sulla morte dello studente americano trovato cadavere lunedì 4 luglio, a Ponte Marconi, in un tratto del Tevere. Attualmente è sotto accusa Massimo Galioto, un senza tetto di 40 anni

Qualche certezza in più, ma ancora diversi buchi neri. Continuano le indagini sulla morte di Beau Solomon, il 19enne statunitense trovato cadavere il 4 luglio sulle sponde del fiume all'altezza del Ponte Marconi. Una vicenda che, di giorno in giorno, si arricchisce di nuovi particolari. Nella notte tra il 4 e il 5 luglio, è stato fermato il presunto assassino di Beau. Si tratta di Massimo Galioto 40enne romano senza fissa dimora. L'uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto poiché "gravemente indiziato di omicidio aggravato da futili motivi".

Nel frattempo sono usciti i risultati dall'autopsia sul corpo del ragazzo, disposti dal pm Marcello Monteleone. Secondo gli esami effettuati presso l'istituto di medicina legale dell'Università la Sapienza, Beau è morto per annegamento. Le acque del fiume Tevere lo hanno inghiottito a Ponte Garibaldi per poi rigettarne il corpo, senza vita, all'altezza del Ponte Marconi, verso il mare, impigliato agli argini della banchina.  L'esito degli esami, infatti, hanno confermato la presenza di acqua nei polmoni del giovane.

Secondo quanto si è appreso, da un primo esame della salma sono state individuate ferite compatibili con l'urto con massi presenti sul greto del fiume. Secondo una ricostruzione Beau Solomon forse stava inseguendo dei ladri che lo avevano rapinato. A caldeggiare questa ipotesi è Alessia, compagna di Galioto, che ai microfoni del Tg1 ha raccontato la "sua" verità: "Dal Ponte Sisto è sceso, rincorrendo due ladri. Poi a incrociato Max e ha avuto una colluttazione con lui ed è finita male". Il luogo della caduta combacia anche con la testimonianza di alcuni passanti. 

Le immagini di Beau Solomon

Il corpo di Beau dopo essere stato scaraventato giù nel Tevere, avrebbe quindi compiuto un tragitto di 4 chilometri e mezzo prima di arenarsi lungo la riva vicino Ponte Marconi dove poi è stato trovato. Per i risultati dell'esame tossicologico, sul corpo del ragazzo, invece ci vorranno ancora diversi giorni. Resta ancora il giallo sul il telefonino e sul portafogli del 19enne americano. Entrambi gli oggetti non sono ancora stati trovati e la Polizia sta continuando le indagini. Attività di investigazione che si stanno concentrando anche sulla spesa fatte, per oltre 1500 dollari, con la carta di credito di Solomon a Milano.  

Nel frattempo ieri, prima della Udienza nell'Aula Paolo VI con i pellegrini provenienti da Lione, intorno alle ore 9, Papa Francesco ha incontrato i genitori dello studente a Roma per un corso di 5 settimana alla  John Cabot University. Sua Santità ha "manifestato loro i sentimenti della più viva partecipazione e compassione, e la sua vicinanza nella preghiera al Signore per il giovane così tragicamente scomparso".  

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