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Cronaca

Studente ucciso, la compagna del senza tetto: "Beau rincorreva i ladri. Poi ha litigato con Massimo"

Alessia, compagna di Massimo Galioto fermato per l'omicidio di Beau Solomon, racconta al Tg1 la sua verità: "Sono scesi da Ponte Sisto. Quel ragazzo stava inseguendo dei ladri"

Prima un litigio con Massimo Galioto, per futili motivi, poi la caduta nel Tevere. Beau Solomon, il 19enne statunitense trovato cadavere sulle sponde del fiume all'altezza del Ponte Marconi, forse stava inseguendo dei ladri che lo avevano rapinato. 

A caldeggiare questa ipotesi è Alessia, compagna di Galioto, romano senza fissa dimora di 40 anni e sottoposto a "fermo di indiziato di delitto" poiché gravemente indiziato dell'omicidio "aggravato da futili motivi" proprio dello studente americano. "Dal Ponte Sisto è sceso, rincorrendo due ladri. Marocchini", racconta intervistata dal Tg1.

Dopo il presunto furto subito, secondo il racconto della compagna di Massimo Galioto, Beau Solomon era andato verso di loro che vivono, accampati in una tenda sulla banchina sotto di Ponte Garibaldi, su un lato del Tevere. "Era agitato"

Poi l'incontro-scontro con Galioto. "Ha incrociato Max e ha avuto una colluttazione con lui. - dice - E' finita male". "Prima l'americano l'ha spinto e Max ha reagito. Si sono spinti a vicenda". Poi Beau è caduto nel Tevere. "Max non è scappato". Circostanza, questa, che risulta anche agli inquirenti che confermano come il senzatetto non sia fuggito, ma tornato a dormire nella tenda.

Il luogo della caduta combacia anche con la testimonianza di alcuni passanti: "Abbiamo visto un uomo che ha gettato una persona nel Tevere". La terribile scena, a cui fanno riferimento, si sarebbe verificata proprio nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, ovvero la notte in cui è scomparso Beau Solomon.  

Le immagini di Beau Solomon

Ascoltati, hanno detto di avere visto la scena all'altezza di Ponte Garibaldi. Secondo il racconto dei testimoni italiani, sommato al ritrovamento del cadavere, il corpo di Beau dopo essere stato scaraventato giù nel Tevere, avrebbe compiuto un tragitto di 4 chilometri e mezzo prima di arenarsi lungo la riva vicino Ponte Marconi dove poi è stato trovato.

Da fonti di Polizia, tuttavia, fanno sapere che le indagini proseguiranno. Risultano ancora scomparsi il telefonino e il portafogli e se entrambi gli oggetti, eventualmente, siano stati rubati da Galioto o da ignoti. Di certo che c'è che nelle ultime ore sono state fatte spese per oltre 1500 dollari con la carta di credito del giovane americano a Milano.  

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