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Cronaca

Barbara d'Urso in tribunale per il processo contro il suo stalker: "Ho paura, ho assunto una guardia del corpo"

Imputato nel procedimento un 36enne che nel 2017 ha sviluppato una vera a propria ossessione per la conduttrice: persecuzioni che negli ultimi mesi sono diventate inquietanti

Perizia psichiatrica per il 36enne originario di Catania diventato l’incubo di Barbara D’Urso. L’ha disposta il giudice Valerio de Gioia al termine dell’udienza del processo per stalking a carico dell'uomo, cui ha presenziato anche la conduttrice.

D’Urso ha raccontato di una preoccupante escalation nelle persecuzioni, soprattutto a partire dallo scorso marzo, e in aula ha rivelato di essere stata costretta ad assumere una guardia del corpo: “Lo hanno visto sotto casa mia, mi è arrivato un biglietto di minaccia con scritto ‘ti taglio la testa’”.

Lo stalking era iniziato a fine 2017, in concomitanza con la partecipazione dell’uomo a una trasmissione televisiva condotta proprio dalla D’Urso: da allora aveva iniziato a sviluppare un’ossessione sia per la conduttrice, di cui diceva di essere il figlio adottivo, sia per i figli, che chiamava ‘fratelli’.

Centinaia i commenti e i messaggi sulle chat dei social, spesso inviati con finti profili ('Baci Rubati' quello più utilizzato) decine le telefonate, anche alla redazione della D’Urso. Che ha ribadito più volte di temere per la propria incolumità: “Ho paura”, ha detto davanti al giudice, sottolineando come le persecuzioni siano aumentate negli ultimi mesi e siano diventate sempre più inquietanti.

Il giudice ha quindi stabilito per il 36enne una perizia psichiatrica effettuata da un esperto che verrà incaricato nei prossimi giorni di accertare le condizioni mentali dell’uomo. L’udienza è stata rimandata al 14 ottobre.

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