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Cronaca

Il barista-pusher di Trastevere: nello zaino cocaina e una pistola

L'uomo è stato sorpreso dai carabinieri mentre vendeva una dose a un cliente: il locale è stato chiuso

Due esercizi commerciali chiusi, 19 persone arrestate e 7 denunciate: questo il bilancio dei controlli dei carabinieri nella movida del fine settimana e nelle zone maggiormente frequente dai turisti e dai romani impegnati negli ultimi giri di shopping per saldi. 

Il provvedimento di chiusura per violazione del Tulps è scattato per un bar in zona Trastevere, non lontano dal Gianicolo, dove lo scorso 12 gennaio, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Trastevere avevano sorpreso un dipendente, all’esterno del locale, mentre cedeva una dose di cocaina a un cliente. All’interno del bar i militari avevano anche trovato uno zaino contenente altri 3 involucri di cocaina e una pistola con 15 colpi calibro 40. A casa aveva altra cocaina e hashish, oltre a un secondo caricatore compatibile con l’arma rinvenuta nello zaino, un tirapugni e un taser. 

Il ristoratore di Castro Pretorio multato per carenze igieniche

L’altro locale, in zona Castro Pretorio, è stato invece chiuso dai carabinieri della compagnia di Roma Centro insieme con personale del Nas e del Nil. Si tratta di un ristorante, sottoposto a sequestro penale per gravi carenze igieniche, per mancata tracciabilità dei prodotti e per inadempienze contrattuali dei dipendenti. Il gestore è stato anche sanzionato per oltre 16.000 euro. 

Le verifiche sono state eseguite anche in altri 4 locali dove sono state riscontrate violazioni amministrative per un totale di circa 15.000 euro: il titolare di un bar è stato sanzionato per carenze igieniche, il gestore di un supermercato per insufficienza delle condizioni igieniche delle derrate alimentari, il titolare di un ristorante cinese, segnalato anche all’Asl, e quello di una pizzeria per carenze igienico sanitarie, per la mancata attuazione dell’autocontrollo. Sequestrati in totale 80 kg di alimenti di prodotti di origine animale per la mancata tracciabilità.

Tra i 19 arresti e le 7 denunce, ci sono persone colte in flagranza, gravemente indiziate, a vario titolo dei reati di ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di credito, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di furto aggravato di merce da negozi del centro.

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