rotate-mobile
Cronaca Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca: via la scritta Moccia dal bar. Il locale simbolo del clan torna all'Ater

I carabinieri di Tor Bella Monaca hanno rimosso la scritta insieme ai tecnici Ater e cambiato la serratura al locale a cui, in passato, era stata revocata la licenza

Sono arrivati di prima mattina. Hanno cambiato la serratura, tolto la scritta 'Moccia' che campeggiava sopra al bar e restituito il locale all'Ater. I carabinieri di Tor Bella Monaca hanno seguito da vicino la vicenda che, anche simbolicamente, dà un altro colpo al clan Moccia, il gruppo affiliato alla Camorra, recentemente citato anche nel Rapporto Mafie nel Lazio redatto dall'Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio in cui è stata disegnata una mappa del Narco traffico nella Capitale.

I boss campani, ormai da anni, hanno sempre immesso una parte dei capitali illeciti sul mercato legale della ristorazione e dell'immobiliare, e un'altra in quello illegale e ancora più redditizio del narcotraffico, come certifica anche l'operazione del 2020 che ha colpito il clan Moccia nella quale veniva descritto come la famiglia di napoletani ripuliva i soldi dello spaccio in beni immobiliari e attività di ristorazione, soprattutto nella zona della Roma bene tra Castel Sant'Angelo, Quirinale e Piazza Navona. Ma no solo. 

Le indagini sul bar Moccia

I locali, infatti, sono anche il simbolo della presenza sul territorio, come appunto lo era anche il bar Moccia. Il locale, lo scorso marzo, è stato il primo colpito dalla mano pesante del Prefetto Matteo Piantedosi che ha detto "basta" alla chiusura temporanea, passando alla revoca della licenza dell'esercizio.

Le indagini sviluppate dai Carabinieri del Gruppo Frascati, nel corso del tempo, hanno infatti accertato nel bar Moccia "criticità per l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini", e dopo una sospensione dell'attività per una settimana disposta dal Questore di Roma a dicembre 2020, continuarono ulteriori controlli ed è stato rilevato che il bar in questione veniva (il passato ora è d'obbligo usarlo) "abitualmente utilizzato come base logistica e operativa per il traffico di stupefacenti e per la pianificazione del controllo del territorio da parte di sodalizi criminali che operano nel quartiere", spiegarono spiegano dalla Prefettura e dal Campidoglio in una nota congiunta a marzo, quando fu revocata la licenza. Oggi la simbolica rimozione dell'insegna Moccia dal bar da parte dei carabinieri di Tor Bella Monaca e la restituzione del locale all'Ater che, come spiegano fonti di palazzo Valentini a RomaToday, "cancella il locale da Roma".

I carabinieri rimuovono l'insegna del bar Moccia

Liberato un appartamento alla Torre della Legalità

L'azione di legalità a Tor Bella Monaca, oggi ha avuto però un doppio scenario. La Prefettura e le forze dell'ordine hanno infatti liberato un altro appartamento occupato nella 'Torre della Legalità' in via Santa Rita da Cascia, quello al numero 56. All'interno è stato trovato un uomo. L'immobile è stato, anche in questo caso, sgomberato e restutuito all'Ater come successo per altri appartamenti lo scorso 17 settembre

Pure in quell'occasione il cognome dei Moccia balzò agli onori della cronaca. Giuseppe Moccia e la sua famiglia, infatti, non pagavano l'affitto all'Ater e, per questo motivo, era diventato moroso, quindi abusivo. In casa, però, nascondeva 29465 euro. Tutti in contanti. Soldi, secondo gli investigatori, provenienti da attività illecità. Probabilmente dallo spaccio tanto che in casa, oltre al denaro, gli furono trovati anche 2,2 grammi di hashish divisi in dosi, bustine e bilancini di precisione. 

In contemporanea, sempre oggi, la polizia locale di Roma Capitale ha dato supporto all'Ater per dare esecuzione ad un altro provvedimento di riacquisizione, in questo caso di un locale commerciale sito in via Giovanni Castano, già chiuso nei mesi scorsi.

I commenti dei politici

"Via un simbolo dello spaccio e della criminalità organizzata. Grazie agli uffici della Regione Lazio e ad Ater che in tutta Roma sta lavorando per ripristinare la legalità e le regole. Ora, come abbiamo fatto con le ville confiscate ai Casamonica alla Romanina, anche questi locali ospiteranno cultura e servizi: lo decideremo con la partecipazione dei cittadini. Avanti!", scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

"Prosegue l'impegno delle istituzioni e delle forze dell'ordine per il contrasto all'abusivismo e il ripristino della legalità nei complessi di edilizia residenziale pubblica a Roma. Ora verrà avviata una consultazione pubblica con i residenti e le associazioni locali per decidere la destinazione di questi locali restituiti alla comunità di Tor Bella Monaca. In questi anni l'Amministrazione Zingaretti ha sostenuto un vasto programma di riqualificazione degli edifici Ater per migliorare la qualità degli alloggi e favorire il decoro delle periferie", dichiara Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tor Bella Monaca: via la scritta Moccia dal bar. Il locale simbolo del clan torna all'Ater

RomaToday è in caricamento