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Cronaca

Batteria vecchio stampo rapinava banche e Poste: sgominata la banda de Er Lupo

Sei le persone arrestate dagli agenti della Squadra Mobile. Fra di loro anche 'Er Nasca' mandante di un incendio doloso ai danni di un centro sportivo di Ardea

Una batteria di rapinatori vecchio stampo che dalla zona dell'Alberone si muoveva in diversi  quartieri della Capitale e della sua provincia, senza disdegnare colpi fuori città. Una banda di romani che dal 2014 al 2015 ha ideato e pianificato importanti colpi sotto la guida di Giulio Tombini, alias 'Er Lupo' pluripregiudicato per rapina a mano armata e ritenuto nell’ambiente della malavita romana uno degli “specialisti” negli attacchi ad Uffici postali, Istituti di credito e furgoni portavalori. All’epoca dei fatti il 57enne originario di Tarquinia era inoltre agli arresti domiciliari presso la sua abitazione con permesso di allontanamento per prestare attività lavorativa presso la Cooperativa Edera s.r.l.

MISURE CAUTELARI - Un'attività di indagine avviata nel dicembre del 2014 conclusa alle prime luci di questa mattina quando gli agenti della polizia di Stato (5^ Sezione “Reati contro il Patrimonio e la P.A.” e Squadra Mobile della Questura di Roma), hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti dei 6 soggetti destinatari di ordinanze cautelare in carcere (tra cui un soggetto colpito da un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari) ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare, rapine aggravate ai danni di Istituti di credito ed Uffici postali, ricettazione di motoveicoli rubati atti allo scopo ed incendio.

LA BANDA - L’ascolto delle conversazioni registrate sulle utenze del Tombini e dei suoi associati corroborata da delicati e continui servizi di osservazione, durati ininterrottamente per circa otto mesi, nonché dall’installazione di sistemi di videoripresa ha consentito progressivamente di confermare l’esistenza di una vera e propria batteria criminale dedita al compimento di delitti predatori, anche fuori dalla capitale, e delineare l’organigramma dell’associazione, i ruoli di ciascuno, il modus operandi, il progetto delittuoso ed i cosiddetti reati satellite, funzionali alla sua conservazione. In particolare a finire in manette sono stati il 58enne Giulio Tombini, Antonio Bendiato, Luigi Orofino, Massimo Da Rold, Marco Mannozzi e Vittorio Di Gangi, detto 'Er Nasca' 

BATTERIA DELL'ALBERONE - Il “gruppo” criminale è cresciuto “professionalmente” nel quartiere romano dell’Alberone e dipendeva, in tutto e per tutto, dal 'Er Lupo', che, forte del suo riconosciuto carisma criminale, ha indotto gli altri associati per delinquere a sottostare pedissequamente alle sue direttive, durante la sua detenzione e dopo la sua rimessione in libertà.

COOPERATIVA EDERA SRL - Già durante gli arresti domiciliari, Tombini riceveva quotidianamente presso la Cooperativa “Edera”, sita nel quartiere di Mostacciano,  Marco Mannozzi, Antonio Bendiato, Luigi Orofino, Massimo Da Rold ed altri pregiudicati per rapina imponendo ai propri sodali, dopo ogni sopralluogo presso una banca o un ufficio postale, di essere notiziato sugli esiti delle attività prodromiche alle azioni predatorie ricevendo sempre il puntuale resoconto di quanto accertato che veniva ratificato o integrato con nuove istruzioni dal “Lupo” il quale, nelle fasi finali, ha partecipato in prima persona ai sopralluoghi e alle attività di selezione degli obiettivi, previa verifica diretta di tutte le loro caratteristiche.

I RUOLI - Quanto al contributo causale offerto dagli indagati val la pena di evidenziare i ruoli specifici degli associati per delinquere.In particolare il Bendiato coadiuvato dal Da Rold ha posto la sua attenzione sulle modalità da adottare per valicare le porte di accesso delle agenzie di  credito, sulle vie di fuga da percorrere ed i mezzi da utilizzare subito dopo il colpo avendo anche il compito di “staffettare” con autovetture “pulite” chi aveva necessità di spostare i ciclomotori, di accertata provenienza furtiva, nella disponibilità dell’associazione.

GLI SCIAMPAGNONI - Luigi Orofino, invece, personaggio noto nel panorama dei cosiddetti “sciampagnoni” e Marco Mannozzi venivano “utilizzati” dalla consorteria per effettuare sopralluoghi negli obiettivi che interessavano il Tombini, relazionando dettagliatamente sulla conformazione dei luoghi, sulla presenza di telecamere e sulla localizzazione di aree predisposte preventivamente per effettuare il “cambio” dei mezzi rubati con quelli “puliti”.

GRUPPO DI FUOCO - Va sottolineato come tutti gli indagati, nelle fasi di realizzazione del colpo avrebbe fatto parte del cosiddetto “gruppo di fuoco” ovvero di coloro che avrebbero fatto accesso all’interno dell’agenzia di credito per consumare materialmente la rapina e sequestrare il personale dipendente ed eventuali clienti per il tempo necessario a guadagnarsi l’uscita e poi la fuga.

RAPINA A FIRENZE - Sintomatico della pericolosità dell’associazione criminale e della sua estrema mobilità sul territorio il tentativo di rapina aggravata ai danni del Monte dei Paschi di Siena, ubicata in viale Guidoni a Firenze perpetrato, il 19 giugno del 2015, da Massimo Da Rold unitamente a Luigi Orofino e Marco Mannozzi con la “regia” del Tombini che è stato prontamente sventato grazie al tempestivo intervento di personale della Squadra Mobile di Roma con la collaborazione dell’omologo ufficio del capoluogo toscano.

FUOCO AL CENTRO SPORTIVO - Val la pena di evidenziare, altresì, come Tombini, Bendiato e Mannozzi, sono ritenuti responsabili, in concorso con il noto criminale romano Vittorio DI Giangi, detto 'Er Nasca'. del delitto di incendio poiché, in concorso tra loro e su mandato del predetto Di Gangi, in qualità di esecutori materiali del delitto e dietro corrispettivo in denaro pari ad 4.000 euro allo scopo di danneggiare un Centro Sportivo di Ardea, Comune del litorale romano, appiccavano lo scorso 12 luglio de il fuoco al tendone del campo da tennis ubicato, dopo averlo cosparso con liquido infiammabile.

ER NASCA - Giova evidenziare come “Er Nasca” è un personaggio storico della malavita ed ha un curriculum criminale che sin dal 1974, con una escalation di reati dall’associazione a delinquere, omicidio, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione ed altro, gli ha permesso di raggiungere una posizione di leadership nell’organigramma della malavita capitolina. Gli arrestati, dopo le formalità di rito sono stati associati presso la casa circondariale di Regina Coeli. Di Giangi è stato invece sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. 

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