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Cronaca San Paolo / Viale Guglielmo Marconi

Marconi: la banda degli "Anundo gang's" fra pestaggi, rapine ed aggressioni omofobe

La Polizia ha denunciato 14 giovani tra i 13 e 19 anni. Cinque le vittime accertate del branco

Si facevano chiamare gli 'Anundo gang's'. Avevano una chat su Whatsapp così denominata, un gruppo nel quale si scambiavano commenti e video sulle scorribande che facevano nella zona di viale Marconi quella che, ormai, consideravano come il "loro" territorio. 

Una baby gang a tutti gli effetti, coesa, ben organizzata, composto da una trentina di ragazzi tutti giovanissimi e, come sottolinea la Questura di Roma, con "l'obiettivo di imporre il proprio dominio sui coetanei del quartiere e di prendere possesso della zona attraverso violenze, aggressioni, atti intimidatori e rapine". Tra le vittime anche un commerciante e un indiano, malmenato perché aveva "osato" sedersi su di una panchina nel loro territorio.

L'aggressione alle ragazze con la borsa arcobaleno

A finire nei guai, perché identificati dagli agenti del XI Distretto San Paolo e da quelli della Sezioni Volanti, sono stati 14 giovani tra i 13 e i 19 anni. Cinque al momento le vittime accertate all’esito delle indagini sviluppate negli ultimi mesi. Ad essere derise e prese di mira con atti di bullismo dalla banda, tanto da costringerle a non frequentare più il quartiere, a causa di un forte stato di ansia e di paura sono state, per prime, 3 ragazze minorenni. A catalizzare l'attenzione dei giovani aggressori una borsa con i colori arcobaleno, indossata da una di loro e identificata dalla gang come simbolo di appartenenza al gruppo Lgbt. Una aggressione, questa, con sfondo omofobo. 

Le altre vittime, tra loro anche un commerciante

A finire nella rete degli 'Anundo gang's', anche il titolare di un'attività commerciale. A lui, in diversi episodi nei quali i giovani si presentavano in branco, terrorizzando lui e il suo dipendente, sono stati rubati 2500 euro e danneggiati altri articoli in esposizione per la vendita.

Altre due sono state però le aggressioni riconducibili alla banda. La prima quella ai danni di un ragazzo attirato in un parco pubblico dove è stato picchiato da una decina di appartenenti al gruppo, tra cui quello che lo aveva invitato con la scusa di risolvere una questione personale. L'altra vittima, un cittadino indiano malmenato perché aveva osato sedersi su una panchina all’interno del loro territorio.

Come è stata sgominata la baby gang

L'indagine della polizia ha permesso di ricostruire tutti gli episodi. I controlli sul territorio, inoltre, hanno portato gli agenti a confrontare i dati raccolti nel corso dei servizi svolti con le informazioni contenute nelle banche dati in uso delle forze dell'ordine, riuscendo così a chiudere il cerchio intorno ai 14 ragazzi che sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria.  

Decisive anche le individuazioni fotografiche delle vittime, insieme alle testimonianze di altri commercianti della zona che hanno confermato la presenza nel quartiere di questa banda.  Per loro verrà valutata l'adozione del D.A.C.U.R., ossia il divieto d'accesso alle aree urbane, da parte del Questore. Continuano nel frattempo le indagini per intercettare gli altri giovani componenti del gruppo.

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