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Cronaca

Muratori, operatori radio e rapinatori di professione: presa la Banda del Buco

In manette 7 persone. Le investigazioni hanno preso spunto dalla rapina a mano armata da oltre 20mila euro, avvenuta lo scorso mese di ottobre ai danni di un'agenzia di via Trionfale

Erano il terrore di compro oro e banche dislocati sia su Roma che a Cesano. Un gruppo di rapinatori di professione fermati dalla Polizia di Stato che, dopo una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ieri ha decapitao la così detta 'Banda del Buco'.

Sette gli arresti. Tutti di Roma con vari precedenti, sia per reati di "rapina, furto e ricettazione", che in materia di "armi" e "stupefacenti". Personaggi di spicco della criminalità capitolina. A loro sono contestati a vario titolo i reati di "rapina aggravata in concorso, ricettazione e sequestro di persona".

DAL MURATORE, ALL'OPERATORE RADIO- Nel corso delle indagini, condotte dalla sezione Rapine della Squadra Mobile, è stato possibile ricostruire le mansioni di ciascuno. Ognuno con specifici ruoli. Servendosi della "tecnica del buco", i malviventi facevano ingresso all'interno di una banca attraverso un foro ricavato, con un fine lavoro di muratura, dai locali adiacenti. Due di loro, dopo aver selezionato il bersaglio da colpire in base alla predisposizione dei locali della banca, ricoprivano il ruolo di cosiddetti "muratori" occupandosi di perfezionare i buchi giusti per accedere all'interno.

Altri due, invece, avevano il ruolo di "esecutori materiali di quattro episodi di efferate rapine". Una delle quali consumata e tre tentate, ai danni di istituti di credito e di un'attività commerciale di compro oro dislocati sia su Roma, tra le zona di Trionfale, Eur e Casalotti, che a Cesano.

Inoltre, è stato documentato che altri due membri della banda, padre e figlio, sia nel corso dei sopralluoghi che nelle fasi esecutive dei colpi, nei quali il settimo complice fungeva da "palo", svolgevano le funzioni di "operatori radio". I due, servendosi di sofisticate apparecchiature di ultima generazione, garantivano una copertura a distanza attraverso l'ascolto delle frequenze radio dei canali delle forze dell'ordine, in grado di avvisare i complici in azione dell’eventuale arrivo in zona di pattuglie di Polizia o Carabinieri.

IL COLPO DA 20MILA EURO - Le investigazioni hanno preso spunto dalla consumazione di una rapina a mano armata da oltre 20mila euro, avvenuta lo scorso mese di ottobre ai danni di una banca di via Trionfale, da parte di due soggetti che avevano fatto ingresso all'interno dell'agenzia attraverso un foro ricavato da un locale adiacente. La conseguente attività investigativa ha reso possibile il riconoscimento di uno degli autori materiali della rapina che, dopo essere entrato nei locali della vicina officina, era entrato all'interno della banca da un "buco" praticato nottetempo dai complici "muratori".

A questo punto, una volta immobilizzato il titolare dell'officina e successivamente una decina di persone tra i dipendenti e clienti dell'istituto di credito, li ha tenuti bloccati in un angolo sotto la minaccia di una pistola. Gli approfondimenti investigativi, corroborati dallo studio di innumerevoli traffici telefonici di celle radio base ed utenze telefoniche, da attività tecnica d'intercettazione e da servizi di pedinamento ed osservazione su strada, hanno permesso sia di fare luce su tutti i membri dell'intero organigramma che di ricostruire altri tre tentativi di rapina.

GLI ALTRI TENTATIVI - Al gruppo infatti sono stati contestati altri tre tentativi di rapina aggravata. Uno presso la filiale di un istituto di credito a Cesano tra il 4 ed il 5 febbraio 2016, uno nei confronti di una banca ad Eur Fermi lo scorso primo marzo, ed un altro ai danni di un compro oro in zona Casalotti tra il 20 ed il 21 aprile 2016.

In occasione del tentativo di rapina all'Eur, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato in flagranza due membri della 'Banda del Buco'. I ladri furno sorpresi all'interno dei locali della banca dove erano entrati attraverso un foro praticato dal vicino locale caldaie, nonché un terzo bloccato all'esterno dell'istituto di credito con funzione di "palo" ed in contatto via radio con i due complici.

Nella circostanza venivano sequestrati anche passamontagna, caschi, apparati radio ricetrasmittenti, arnesi da lavoro, una pistola con matricola abrasa usata per consumare la rapina, nonché un motorino rubato per garantirsi la fuga una volta portato a termine il colpo.

7 ARRESTI - A margine dell'attività investigativa, nell'aprile scorso i componenti della banda restati in libertà si sono riorganizzati per compiere, sempre con il consolidato modus operandi, una rapina al compro oro di Casalotti. Nell'occasione i due "muratori" mentre erano intenti nel perfezionare il pertugio di accesso, sono stati sorpresi e tratti in arresto in flagranza dagli agenti del reparto volanti, a seguito di segnalazione giunta al 113.

I componenti della banda di rapinatori, alle prime luci dell'alba di ieri, sono stati così tutti tratti in arresto e associati presso il carcere di Regina Coeli, ad eccezione di due di loro che sono stati raggiunti presso gli istituti di pena dove si trovavano rinchiusi, rispettivamente quelli di Rieti e Frosinone, e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

ECCO IL VIDEO:

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