Il padre provava a venderlo in spiaggia, la mamma lo porta via dall'ospedale senza autorizzazione
Il bambino era stato ricoverato in ospedale per accertamenti e, secondo i primi riscontri, era stata tolta la patria potestà ai genitori. A denunciare ai poliziotti il fatto è stato proprio il personale medico
"Hanno rapito un bambino biondo, correte". E' questa la denuncia arrivata al Numero Unico per le Emergenze alle forze dell'ordine nella mattinata dell'undici agosto. Un tam tam continuo partito dall'ospedale Grassi di Ostia dove, anche il personale medico ha allertato la polizia di Stato.
Gli agenti del Commissariato del Lido, accertata la veridicità del fatto, hanno iniziato a lavorare facendo le prime indagini. "Una signora ha portato via suo figlio dal Grassi senza alcun permesso", hanno confermato dalla Questura di Roma sottolineando che la donna, romena, al momento non avrebbe più la "patria potestà sul minore". Un fatto, questo, ancora oggetto di indagine.
Sono bastati poi altri pochi attimi per ricostruire la vicenda: la donna è la madre del bambino di due anni che a fine luglio venne 'offerto' per compiere prestazioni sessuali in cambio di soldi dal padre 25enne, a un turista sul lungomare di Ostia. Un dramma familiare che oggi ha scritto una nuova pagina.
Secondo quanto ricostruito intorno alle 10:45 circa la madre del piccolo, salvato dai finanzieri e dalla polizia che arrestarono poi il padre 25enne, si è presentata all'ospedale Grassi dove il bimbo era ricoverato per accertamenti e lo ha portato via senza l'autorizzazione, approfittando evidentemente di qualche attimo di distrazione del personale del nosocomio di via Passeroni.
Le ricerche della madre e di suo figlio procedono a ritmo serrato. Gli investigatori hanno ascoltato il personale medico, gli addetti alla vigilanza e i cittadini presenti al Grassi di Ostia. In più sono state acquisite le immagini di sorveglianza del plesso e dell'esterno. Il piccolo, sotto choc e disidratato dopo l'episodio dello scorso luglio, secondo quanto emerso era stato affidato temporaneamente ai servizi sociali.