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Cronaca Tor Cervara / Vicolo di Ponte Mammolo

Gemelli scomparsi e ritrovati, il 30enne al mare con i bimbi: "Scusate"

Finita l'apprensione per i 4 bambini spariti da Casal de' Pazzi. La solidarietà del quartiere e il lieto fine alla caserma di San Basilio

Poteva trasformarsi nel giallo di questa estate 2013, ma una buona stella ha voluto una storia a lieto fine. Finisce con abbracci, sorrisi e lacrime di gioia la vicenda dei gemellini di sei anni 'spariti' improvvisamente assieme ad altri due bambini  in una stradina della periferia della Capitale in una calda mattinata di agosto. Alexander e Sebastian sono stati portati ieri sera poco dopo le 22 alla stazione dei carabinieri di San Basilio . I genitori hanno quindi riabbracciato i loro figli dopo ore di ansia.

LE SCUSE DI CONSTANTIN - I carabinieri hanno anche ascoltando il 30enne romeno, che era con loro ed è stato fermato mentre tornava a casa con i piccoli. "Scusate, non pensavo che avrei creato tutto questo allarme, sono dispiaciuto. Eravamo andati al mare", avrebbe detto l'uomo.

FIGLI DI SAN BASILIO - Per strada, sugli autobus, nei bar: il volto di Alexander e Sebastian era stato stampato nella testa di negozianti, autisti e intere famiglie per tutta la giornata di ieri. I due piccoli gemelli di sei anni sono diventati per lunghe ore "i figli di San Basilio, del nostro quartiere, perché avrebbero potuto essere i bambini di chiunque".

SOLIDARIETA' IN BORGATA - Tra i palazzi popolari della periferia est di Roma, il filo della solidarietà è ancora una ragnatela forte almeno quanto il web che ha continuato a diffondere disperatamente le immagini dei due bimbi. Tutti ne hanno parlato e hanno chiesto notizie, alcuni anche con gli smartphone tra le mani, per mostrare foto e scambiarsi utili informazioni per ritrovare i due piccoli.

STORIA A LIETO FINE - E alla fine è scattata una gioia immensa per il ritrovamento dei piccoli Ma nel quartiere era stata anche caccia all'uomo. Alcuni hanno cercato il trentenne romeno Costantin, l'ultimo adulto visto con i gemelli prima che si perdessero le loro tracce. E proprio lui era con i gemelli e ad altri due bambini, li aveva portati al mare, a Ladispoli, lasciando il cellulare nella sua abitazione, vuota e subito perquisita dai carabinieri. Perché a qualche ora dallo choc, era circolata anche la descrizione del trentenne: altezza media, capelli neri tagliati corti, e occhi scuri. "Fa il muratore ed è cintura nera di judo", aveva raccontato Marina Oprea che frequenta con lui nel quartiere la chiesa ortodossa Ss.Martiri, la stessa dei genitori dei due gemelli. E davanti alla quale stavano giocando oggi i bambini prima di sparire.  "Fino ad oggi (ieri ndr) Costantin non ha mai creato problemi, ha figli anche lui", avevano spiegato alcuni suoi conoscenti. Certo, in tanti avevano pensato nel corso della giornata tante cose brutte, ma con la speranza che tutto si potesse risolvere per il meglio.

LA FIDUCIA DEL PADRE - Il padre dei due gemelli, Vassily, è diacono di quella chiesa di lamiera costruita alla fine di vicolo di Ponte Mammolo, una strada sterrata e isolata. "Non è possibile che si tratti di un rapimento", continuavano a ripetere, rispondendo al telefono nella caserma dei carabinieri di San Basilio in attesa di buone notizie. "Li aspettiamo qui e poi brindiamo", ha detto nella serata di ieri il padre al telefono con Sky Tg24.  

INCOMPRENSIONE - "Un'imcomprensione" l'ha definita il comandante dei carabinieri di Roma Maurizio Mezzavilla. "Fuori a giocare c'erano una decina di bambini in tutto e ci siamo accorti che mancavano solo i nostri due figli - aveva raccontato il padre di Sebastian e Alexander -. Non vogliamo ancora credere all'ipotesi di un rapimento. Non è possibile, non abbiamo nemici".

FAMIGLIA UNITA - Una famiglia umile, che ha attraversato anche momenti difficili: una coppia emigrata diversi anni fa e da sempre nella comunità ortodossa di romeni della chiesa dei Santissimi Martiri, alla periferia est di Roma. Lui, circa 50 anni, è molto religioso, tanto da essere diacono della stessa chiesa. Lavora come muratore a Zagarolo mentre sua moglie si è sempre occupata di accudire i loro sette figli. Oltre a Sebastian ed Alexander hanno altri cinque ragazzi più grandi e tutti di oltre 15 anni, che non vivono più con i genitori. Davanti ai carabinieri, dopo la denuncia, la coppia ha subito autorizzato la diramazione delle foto. "Chiediamo aiuto a chiunque possa avere informazioni utili per riuscire a rintracciare i nostri figli", hanno detto. Subito hanno pensato a Constantin, ma il papà dei gemelli ha cercato di tranquillizzare gli altri: "Costantin è un amico e se sono con lui non gli farà del male. Speriamo che li ha portati al mare, a Ladispoli, con gli altri due bambini. Siamo amici - ripete - non risponde perché ha lasciato il telefonino a casa. I bambini giocavano tutti insieme". E così é stato, ma quanta paura.

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