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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Laurentina / Via dei Fucilieri

Bambina morta in auto a Roma: il papà indagato per omicidio colposo

Il seggiolino non era dotato di dispositivo anti-abbandono. Disposta l'autopsia

È indagato per omicidio colposo il padre della bimba di 14 mesi morta mercoledì scorso a Roma dopo essere stata dimenticata nel sedile posteriore dell’auto in via dei Fucilieri alla Cecchignola. L’accusa per l’uomo, un carabiniere di 45 anni, è legata al fatto che il seggiolino non era dotato del dispositivo anti-abbandono, obbligatorio dal 2019.

Nell’ambito dell’inchiesta della procura, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, è stata disposta l’autopsia sul corpo della bimba, anche se in base a una prima ricostruzione il decesso sarebbe avvenuto per un collasso. L’auto inoltre era munita di vetri oscurati, e anche per questo nessuno si è accorto della piccola in auto.

Il 45enne, che durante l’interrogatorio ha ricostruito quanto successo affermando che era convinto di aver portato la figlia in asilo, ha riferito inoltre un elemento che potrebbe aver avuto un ruolo nella tragedia: l’uomo era solito infatti mettere la borsa nel sedile posteriore accanto alla bimba ma mercoledì scorso ha poggiato il borsone invece nel sedile anteriore accanto a quello di guida.

Bambina trovata morta in auto

La tragedia è stata scoperta alle 14:00 dello scorso 7 giugno. Da quanto accertato dagli investigatori dell'arma la bambina è rimasta chiusa per sette ore e con i finestrini alzati, al caldo. "Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all'asilo", ha detto agli inquirenti quando è stato ascoltato. I genitori, ancora sotto choc, sono stati sentiti dagli inquirenti, che ritengono si tratti di una tragica fatalità. Ora la coppia è chiusa nel dolore con parenti e amici. "Ero convinto di averla lasciata. In mattinata ci eravamo sentiti con mia moglie per decidere chi la andava a prendere".

La ricostruzione

Per chi indaga, il padre si sarebbe dimenticato di portarla all'asilo che dista poche decine di metri dal suo ufficio. Secondo quanto appreso, l'uomo in servizio alla divisione generale per il personale militare del  ministero della Difesa, poco dopo le otto di mercoledì è arrivato in via dei Fucilieri, ha  parcheggiato la macchina per accompagnare la piccola all'asilo, quello che ospita i figli dei dipendenti del ministero della Difesa. La mamma avrebbe poi dovuto riprenderla.

Quando la donna è arrivata all'asilo, intorno alle 14, però le hanno detto che la piccola non c'era. A quel punto ha visto la macchina del marito parcheggiata con la bimba all'interno. Per la piccola non c'è stato nulla da fare. Quella della Cecchignola è l'ennesima tragedia della cosiddetta 'Forgotten baby syndrome', la "sindrome del bambino dimenticato" che ha causato, dal 1998 a oggi in Italia, la morte di 11 bambini.  

I seggiolini anti abbandono

Le notizie di bambini morti dopo essere stati dimenticati in auto sono da tempo una tragica consuetudine specialmente nel periodo estivo. Eppure dal 2020 l'articolo 172 del codice della strada prescrive l'obbligo di installare seggiolini anti abbandono. 

Il dispositivo, obbligatorio per bambini di età inferiore ai 4 anni, era stato introdotto dalla legge 117 del 1 ottobre 2018 così come disciplinato dal codice della strada e dal regolamento attuativo adottato nel 2019 con il decreto 122 del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. Il cosiddetto "decreto seggiolino" ha infatto individuato i requisiti tecnici che il dispositivo antiabbandono deve possedere, prevedendo che possa essere, in alternativa: integrato all'origine nel sistema di ritenuta per bambini; una dotazione di base o un accessorio  del veicolo, compreso nel suo fascicolo di omologazione; indipendente sia dal sistema di ritenuta sia dal veicolo.

La polizia di Stato ha emanato anche una specifica circolare in cui si prescrive che il sistema deva attivarsi automaticamente a ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente, emettendo un segnale di allarme percepibile dentro e fuori il veicolo che attiri tempestivamente l'attenzione.  

Dal 2020 sono previste anche sanzioni per il mancato uso dello stesso strumento: chi è fermato a guidare con un bambino di meno di 4 anni in auto, senza il dispositivo anti-abbandono, rischia una multa fino a oltre 300 euro, oltre alla decurtazione di ben 5 punti dalla patente.

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