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Cronaca

Baby squillo, la madre: "Organizzati o ti ritiro da scuola"

Dalle intercettazioni emergono le costrizioni a cui la 14enne dove sottostare. La sorella della donna in carcere: "Da piccola mia sorella ha subito violenze"

Una storia dai contorni sempre più shockanti quella della madre della giovane prostituta 14enne, finita in manette lo scorso 28 ottobre. Finora è emerso che in, difficoltà economiche, costringeva la figlia a prostituirsi. Ora vengono fuori anche le intercettazioni che disegnano un quadro di costrizioni da parte della donna nei confronti della figlia. Al dramma si aggiungono poi le rivelazioni della sorella della donna che in un'intervista a SkyTg24 ha reso noti particolari inquietanti sul passato della donna finita in carcere.

E INTERCETTAZIONI - Dalle intercettazioni emergono le minacce della madre alla figlia giovanissima: "Allora rifletti bene su quest'aspetto della scuola, per cortesia... perchè sennò è inutile che... io ti ritiro e...", diceva la madre alla 14enne. La risposta della figlia era: "Non mi puoi ritirare mamma, non c'ho 16 anni, non lo puoi fare". E la madre: "A posto, allora ce devi annà perchè fino a che non...". E la figlia la interrompe:  "Io voglio andarci mamma io ci voglio andare però non voglio andarci senza aver fatto i compiti". La ragazzina nell'intercettazione infatti lamentava di  non "avere tempo per fare i compiti" considerato che doveva frequentare la casa ai Parioli e incontrare i clienti. La madre la spronava "ad organizzarsi".  "Il tempo si trova per fare i compiti, quando tu esci da scuola torni a casa ... due ore studi ... tre ore e...", suggeriva la donna alla ragazzina che  replicava «dopo non ce la faccio ad andare da Minni (Mirko Ieni, uno degli sfruttatori arrestati, ndr), non ce la faccio se studio prima". E la madre allora propone la soluzione: "Devi trovare un modo per poter organizzarti, considerando poi che esci a mezzogiorno da scuola, dall'una alle tre puoi studià, tanto tu vai sempre alle tre lì".

"ALLA PROF HO DETTO CHE STAVI MALE" - La scuola frequentata dalla ragazzina 14enne aveva notato dei problemi riguardo al  comportamento e alle numerose assenze della studentessa e per questo si era attivata con i docenti, la preside e i servizi sociali. Ma la madre della ragazzina con la scuola adduceva scuse ("sta male") e cercava di evitare che troppe attenzioni da parte della scuola si concentrassero sulla figlia. La madre parlando con la figlia, in una telefonata intercettata, riferisce che l'ha chiamata una professoressa ed si mostra allarmata perchè la preside "sta per fare la segnalazione" ed invita la figlia a rispondere ad eventuali chiamate da parte della scuola. "Mi hanno chiamato, e io gli ho detto che stavi male però è evidente che comunque un certo interesse c'è", dice la donna alla figlia che replica "Mamma, sono a casa di Minni (Mirko Ieni, in carcere per sfruttamento della prostituzione, ndr) sto lavorando"

A SKYTG24 - Intanto a SkyTg24 ha parlato la sorella della donna in carcere: "Giorni fa mi ha detto 'zia, io te lo volevo dire, ma mi vergognavo troppo. Ma prima non mi ha mai raccontato. Mi diceva più che altro come si sentiva". A proposito della sorella, che sarebbe stata al corrente di quanto faceva la figlia, la donna ha detto:  "Non credo che sapesse, altrimenti l'avremmo saputo anche noi. Ce l'avrebbe detto come ci ha detto che spacciava droga. Ma non abbiamo mai avuto un buon rapporto, abbiamo sempre litigato per il modo in cui gestiva i bambini".

La zia della ragazzina ha parlato anche della famiglia di provenienza sua e della  sorella e di quella della nipote. "Sapevamo delle difficoltà di mia sorella, è una persona estremamente fragile, ha sempre avuto difficoltà psicologiche e non è stata supportata adeguatamente - ha raccontato -. Lei e la figlia sono molto simili, la ragazzina si rispecchia molto in mia sorella, purtroppo è un modello fragile, con un padre completamente assente, come per l'altra ragazza".

"Mia sorella ha subito purtroppo violenze in famiglia - ha detto ancora -, ha  avuto problemi psicologici, alimentari come bulimia e anoressia, la nostra infanzia è stata estremamente dura, ma lei non è riuscita a curarsi".

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