Dopo lo sgombero brucia i ricordi di famiglia a piazza della Repubblica
Babul é uno sfollato di via Salaria e chiede una sistemazione dignitosa. Con lui le associazioni anti razziste che protestano anche contro la sanatoria in corso e il rifiuto del Comune di autorizzare la preghiera musulmana

In piazza per sostenere l’iniziativa di Babul c’erano le associazioni anti razziste. Bachcu, presidente dell’associazione Dhuumcatu, spiega: “Sono passati quasi tre anni dalla tragedia che ha colpito la famiglia di Babul e il Comune di Roma non gli ha ancora trovato un alloggio”. “Babul – continua Bachcu – ha un figlio che studia ed ha bisogno di un buco dove vivere insieme a lui. E’ disposto anche a pagare”.

“Circa 700 persone vivono per strada sotto la pioggia e con il rischio di venire bruciati vivi da militanti del Governo come accaduto al cittadino indiano a Nettuno”, spiega Bachcu. “Molti degli sfollati di via Salaria - continua il presidente dell’associazione Dhuumcatu - dormono alla stazione Tiburtina che dopo mezzanotte è molto pericolosa”. “C’è molta paura”, conclude Bachcu.
Le associazioni vogliono anche sapere perché da ben 9 anni l’amministrazione capitolina si rifiuta di autorizzare la preghiera musulmana nei giardini di piazza Vittorio e di Villa De Santis in occasione della fine del Ramadan. La preghiera comunque si farà poiché le forze dell’ordine ne hanno ricevuto comunicazione. Non si sa ancora la data esatta che oscillerà tra il 19 e il 21, ma si conosce il luogo: piazza Vittorio. Le associazioni invitano gli italiani a partecipare.
Infine i manifestanti si oppongono alla sanatoria in corso per gli immigrati irregolari poiché lascia fuori 700mila persone. Essa, infatti, riguarda soltanto le colf e le badanti. Per far sì che anche tutte le altre professioni vengano regolarizzate chiedono che la sanatoria venga cambiata altrimenti sarà un fallimento totale.
Tra i manifestanti un bangladese, dipendente della Fao che da 35 anni vive in Italia, si rivolge agli italiani e dichiara: “Non siamo dei delinquenti, ma al contrario siamo una risorsa economica per il Paese”. Noi, come voi, pensiamo che la criminalità vada punita. Signori vi stanno prendendo in giro”.