rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Varani, Luca ucciso dalle sevizie: coltellata al cuore non decisiva

E' quanto emerge dall'autopsia. Varani sarebbe morto per le ferite e le sevizie subite. I due restano in carcere. Esclusa però l'aggravante della premeditazione

Ad uccidere Luca Varani non è stata la coltellata inferta al cuore, ma le sevizie messe in atto da Manuel Foffo e Marco Prato. E' quanto emerge dagli esiti dell'autopsia effettuata sul corpo del 23enne ucciso e seviziato in via Igino Giordani. I due rei confessi intanto restano in carcere. Lo ha deciso il gip Riccardo Amoroso al termine dell'interrogatorio di ieri, durato 8 ore. Il Gip però, secondo quanto si apprende, ha escluso per i due l'aggravante della premeditazione del delitto, mantenendo intatta invece quella della crudeltà

Una novità, quella venuta fuori dall'autopsia, che depotenzia il rimpallo di responsabilità tra i due, in particolare per una delle differenze tra le due versioni. L'altra novità emersa dal racconto di Prato sarebbe il movente. Se da un lato Foffo continua a sostenere che si è trattato di una sfida estrema, "per vedere l'effetto che fa", dall'altro Prato racconta di diversi rapporti avuti durante i due giorni trascorsi insieme. Una situazione che a Foffo non bastava: "Voleva qualcosa di più forte, di violento con una prostituta. Venerdì mattina siamo usciti ma non abbiamo trovato niente e allora io ho convocato Varani con whatsapp". 

Un delitto maturato, secondo la versione di Prato, al culmine di due giorni di coca party, di 1800 euro spesi in cocaina e sesso. Il pr avrebbe raccontato anche della presenza di altre persone, alternatesi nell'appartamento di via Giordani nelle 48 precedenti al delitto. Quindi l'sms a Varani. Scrive La Stampa attribuendo le dichiarazioni a Prato: 

"Quando Luca è arrivato nell'appartamento è stato Manuel, non io, a versargli un farmaco nella vodka. Poi abbiamo cominciato un gioco erotico e Manuel mi ha chiesto di strozzare Luca. Io ci ho provato, ma non ce l’ho fatta a finire. Luca era intontito, Manuel lo ha colpito tante volte a coltellate e a martellate". 

Toccherà ora ai carabinieri trovare riscontri alle dichiarazioni dei due, attraverso le indagini che stanno ancora svolgendo i carabinieri diventano fondamentali. Ci sono da riscontrare pagine e pagine di dichiarazioni, tabulati telefonici da incrociare e verificare, interrogare eventuali altri testimoni, capire se c'è qualcosa tenuto nascosto dai due. In particolare si pensa che ci possa essere stato un piano per sbarazzarsi del cadavere, ma che qualcosa in questo senso possa essere andato storto.

Inoltre, secondo quanto si apprende, i carabinieri stanno cercando di rintracciare una possibile testimone, amica di Luca Varani. Si tratta di una ragazza che tra le 7.30 e le 8, di venerdì, giorno dell'omicidio, ha incontrato la vittima sul treno che da Viterbo conduce a Ostiense. Luca è salito a La Storta e da quanto si apprende avrebbe incrociato questa ragazza di 25 anni. Secondo i carabinieri potrebbe fornire elementi utili per ricostruire le ultime ore prima del decesso.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Varani, Luca ucciso dalle sevizie: coltellata al cuore non decisiva

RomaToday è in caricamento