Autogestione al liceo classico Montale: dure tensioni con il preside
A diffondere l'episodio è il Partito Democratico: durante l'autogestione al Montale gli studenti si sarebbero scontrati con il preside che li avrebbe minacciati e aggrediti verbalmente
Scuola pubblica e diritto allo studio da difendere a spada tratta. Sono i capisaldi per i quali gli studenti del liceo classico Montale di via Bravetta che da giorni stanno portando avanti l'autogestione dell'istituto. Allineati con quella parte del paese che da settimane sta scendendo in piazza, protestano contro una crisi che certo non preserva i giovani e la formazione scolastica. Niente di nuovo insomma, se non fosse per la reazione, particolarmente accesa, della dirigenza scolastica.
"Secondo quanto raccontatomi dagli studenti, ieri pomeriggio, il Preside sarebbe entrato nell’Istituto minacciando i ragazzi e aggredendoli sia verbalmente che fisicamente con strattoni e spinte per costringerli a interrompere l’autogestione". A raccontare l'accaduto è il Partito Democratico per voce del consigliere Tonino D'Annibale che ha parlato di un ulteriore episodio in cui il preside avrebbe "brandito un bastone nel mezzo di una sfuriata violenta contro rappresentanti di Istituto e ragazzi minorenni riuniti pacificamente in assemblea".
A confermare gli episodi di tensione fra gli studenti e il dirigente scolastico "Alcuni Genitori Democratici del Liceo Montale", sostenitori dell'iniziativa dei figli che hanno definito "una pacifica e costruttiva autogestione". "Alla luce delle ingiustificate tensioni verificatisi stamane tra gli studenti e la Dirigenza scolastica - hanno dichiarato i genitori - riteniamo utile manifestare il nostro impegno nello stemperare gli animi e far sì che il confronto riprenda in un rinnovato clima di pacifica dialettica democratica, senza forzature con occupazioni che possono snaturare quanto di positivo i ragazzi stanno realizzando con la loro esperienza autogestita".
