Troppe persone sull'autobus e l'autista chiama i vigili: passeggeri costretti a scendere
A raccontare i fatti a RomaToday una passeggera che era presente sul bus 708: "Così non è tollerabile, rischio di perdere il lavoro con questi ritardi che non dipendono da me"
Più persone sull'autobus rispetto al consentito e così l'autista Atac, invece di proseguire la corsa, ha arrestato la marcia del bus 708 all'altezza della fermata Tupini e chiesto aiuto ad una pattuglia del Gruppo Pronto Intervento Traffico della Polizia Locale di Roma Capitale, di passaggio in zona, per far scendere i passeggeri.
E' successo nella mattinata dell'8 maggio, poco dopo le 8 del mattino. A raccontare i fatti a RomaToday, confermati dalla Polizia Locale, è la signora Marcy, testimone della scena residente a Mentana.
"Eravamo in viale America, in circa trenta sull'autobus. Prima l'autista ha fermato il mezzo dicendo di far scendere 5 persone, poi visto che nessuno voleva farlo perché già l'attesa per il 708 era stata tanta, sono intervenuti i vigili facendoci scendere tutti sottolineando che sarebbe arrivato subito un nuovo bus. Abbiamo protestato facendo presente che i mezzi che sarebbero arrivati solamente autobus pieni in quella fermata. Così non è tollerabile, rischio di perdere il lavoro con questi ritardi che non dipendono da me", racconta la testimone.
Come prescritto dall'ordinanza della Fase 2, il bus se pieno può saltare la fermata e si fermerà solo se chi è a bordo chiederà la discesa. Questa volta, però, qualcosa è andato storto.
E che i mezzi siano già sovraffollati lo denunciano anche i sindacati Orsa Tpl e USB Lavoro Privato che lanciano l'allarme: "Questa ordinanza mette a repentaglio salute e sicurezza". Non solo. I sindacati denunciano anche la carenza di controlli relativi al rispetto delle misure di contenimento e prevenzione, dai contingentamenti all'utilizzo di dispositivi di protezione da parte dell’utenza. "Un nodo irrisolto che abbiamo sollevato già prima dell'inizio della fase 2". Da qui l'apertura della procedura per lo sciopero.