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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Capena

Bmw, Audi e Mercedes rubate a Roma: sgominata la banda dei cannibali delle auto di lusso

In due mesi il sodalizio è stato in grado di cannibalizzare almeno 32 veicoli di recente produzione e provento di furti eseguiti quasi esclusivamente a Roma nelle settimane immediatamente anteriori

Avevano messo in piedi un business illegale, cannibalizzando Bmw, Audi e Mercedes rubate a Roma. Una banda vera e propria sgominata dal lavoro coordinato dalla Procura di Tivoli ed eseguito dai carabinieri della compagnia di Monterotondo che, al termine di una attività di indagine, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, due in carcere e una agli arresti domiciliari.

Il provvedimento trae origine da un'indagine, condotta dalla stazione dei carabinieri di Capena, iniziata a seguito dopo l'arresto, il 3 aprile 2019, di due extracomunitari sorpresi a smontare due veicoli rubati all'interno di un capannone nella via Le Cese del Comune di Capena.

Le successive indagini hanno dimostrato come l'arresto non avesse fermato l'attività illecita: l'esecuzione di una ulteriore perquisizione nello stesso capannone, il 14 maggio, infatti, ha permesso di trovare e sequestrare tre veicoli rubati, 29 blocchi motore appartenenti ad altrettante auto rubate tra marzo e aprile 2019, altri materiali quali targhe, carte di circolazione e telecomandi, anch'essi rubati, e attrezzatura professionale per lo smontaggio di veicoli.

Nel mirino delle indagini, oltre al capo dell'associazione per delinquere, un 59enne di Capena proprietario del capannone, vi è un 41enne titolare di un'autodemolizione sempre a Capena e posta sotto sequestro il 4 aprile 2019.

Auto cannibalizzate a Capena

Decine di autovetture, come fa sapere una nota del procuratore di Tivoli Francesco Menditto, "subito dopo essere state oggetto di furto, venivano cannibalizzate presso l'autodemolizione e il capannone, distanti appena un chilometro uno dall'altro, ove una manodopera specializzata, costituita per lo più da extracomunitari (sfruttati nello svolgere l'attività illecita), eseguiva le operazioni di smontaggio ed eliminazione delle targhe originarie e degli altri dati identificativi delle autovetture, per dissimularne l'origine illecita". Dalle indagini è emerso anche il "ruolo secondario" di un 42enne nigeriano, che "lavorava nell'autodemolizione da circa 10 anni e coadiuvava i sodali in tutte le decisioni relative all'attività criminosa".

Secondo l'accusa, nel breve lasso di tempo compreso tra il 3 marzo 2019 e il 14 maggio 2019, "il sodalizio criminoso è stato in grado di cannibalizzare almeno 32 veicoli di recente produzione e di rilevante valore commerciale (tra cui Bmw, Audi, Mercedes)" rubate quasi esclusivamente a Roma nelle settimane immediatamente precedenti.

In pratica, secondo la procura, "un veicolo al giorno veniva avviato al riciclaggio subito dopo esser stato rubato, verosimilmente a seguito di 'ricerche' mirate sul territorio della capitale".

Per i tre arrestati il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, sottolineando "l'effettiva dimensione dell'impresa criminale desumibile dalla stabilità e continuità temporale dell'attività materiale di riciclaggio e dallo stretto collegamento tra essa e i reati-presupposto".

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