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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Auto e moto abbandonate: "Ecco perché rimuoverle non è così semplice"

E' il sindacato Sulpl, attraverso il proprio sito internet, a raccontare la lunghissima trafila burocratica prima di arrivare alla rimozione

Sono tra le cause principali del degrado in città. Fanno arrabbiare i romani, occupano parcheggi, diventano pattumiere a cielo aperto, rifugio per sbandati e in qualche caso fonte di pericolo. Sono le auto e i motorini abbandonati. In città sono ovunque, centinaia, migliaia. A riprova del fastidio c'è un dato. Da quando è partito IoSegnalo, il nuovo sistema di segnalazione ai vigili, le auto abbandonate occupano costantemente i primi posti tra gli argomenti più segnalati. Insomma, un problema. E la percezione dei romani, in qualche caso giustificata, è che nessuno intervenga per risolvere. 

Il sindacato Sulpl attraverso il suo sito internet ha voluto fornire una spiegazione dettagliata del perchè dei ritardi. Chi pensa che basti segnalare per vedere arrivare i vigili si sbaglia di grosso. "A seguito della segnalazione si fa un primo sopralluogo per verificare se lo stesso si può considerare abbandonato o meno", spiega il Sulpl. "Qualora presenti i segni classici (assicurazione scaduta, erba intorno le ruote o terra che denoti una sosta prolungata, ruote flosce, molti oggetti all’interno,mancanza di elementi che ne consentano la marcia come luci, targhe o ruote), si chiede un primo accertamento di provenienza e se negativo, quindi non ricercato". Si redige quello che tecnicamente viene definito modello 36.

La trafila è però appena all'inizio. "D’ufficio si procede agli accertamenti sulla proprietá dell’auto (Motorizzazione civile e pra) e anagrafici per poter redigere una diffida alla rimozione del veicolo entro 5 giorni dalla notifica senza spese per il distratto cittadino. Si passa in questo caso dal modello 36 a quello 37. 

Si badi quindi: dalla segnalazione dell'auto, dando per scontato che il primo soprallugo avenga il giorno stesso, si passa all'accertamento che avviene in un giorno (se tutto va bene) e quindi si procede alla notifica che con i tempi delle poste ha periodicità variabile. Notificato l'atto possono passare cinque giorni. Sono passati, se tutto va bene, 10 giorni dalla segnalazione. Questa stima, bassa, puo' salire in base a delle variabili. Una per esempio la suggerisce lo stesso sindacato: "Precisiamo che non tutti sono in possesso della password per effettuare questi accertamenti e che quindi bisogna attendere la presenza del collega abilitato". Altra variabile sono i tempi delle poste. Effettuata la notifica, trascorsi i cinque giorni, si procede alla verifica se il veicolo persiste nel sostare sul luogo. Da stima, bassa, sono passati 10 giorni. Con tutte le variabili portiamo a 30 giorni questa verifica. 

Nel caso in cui il veicolo è ancora lì "si procede ad un nuovo accertamento di provenienza e, se negativo di nuovo, si prende appuntamento con la ditta incaricata dal comune per la rimozione". Rimosso il veicolo, viene fatta una nuova notifica e se confermato l'esito negativo si procede alla demolizione. Ultimo atto è un verbale per veicolo in stato di abbandono a carico del proprietario.

Tutto questo quando il proprietario viene rintracciato abbastanza presto. Il sindacato Sulpl spiega: "Se il proprietario emigra di comune in comune, non esistendo una banca dati anagrafica nazionale, va ricercato di comune in comune fino a che non si individua l’ultima residenza. Da lì cominciano le notifiche della diffida alla rimozione del veicolo entro 5 giorni. Questo se il proprietario poi è unico, ma  se invece risulta ereditato il veicolo, perchè magari ex proprietario è defunta la procedura di notifica si moltiplica per tutti quanti gli eredi".

Conclude il sindacato: "Alla domanda “ho segnalato un veicolo abbandonato ma perchè sta ancora li?” la risposta speriamo che oggi sia stata data. Non è piacevole come risposta lo sappiamo, ma la burocrazia del comune questo ci consente di fare".

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