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Cronaca

Far west sui bus notturni: conducenti Atac aggrediti, mezzi danneggiati e dirottati

Due dipendenti Atac sono stati aggrediti a Selva Candida. In un caso è stato rotto un finestrino di un bus con un sasso

Due aggressioni in due ore. Due autisti Atac vittime di violenze e due mezzi danneggiati. È il bilancio della notte di paura e delirio andata in scena a Roma ovest, nello specifico nella zona di Selva Candida. Gli episodi, entrambi, hanno visto come bersaglio i conducenti della linea notturna 904. 

Il primo episodio, in ordine di tempo, è iniziato poco dopo l'una del mattino del 29 marzo, mentre l'autobus percorreva via Boccea. Un branco composto da 4 giovani stranieri ha fatto irruzione nella cabina del conducente e, dopo essersi impossessati dell'estintore in dotazione sul bus svuotandolo sul pavimento e sui finestrini del mezzo, hanno minacciato l'autista costringendolo a deviare il bus dal suo percorso.

L'autista Atac picchiato

Una volta arrivati nella zona di via Selva Nera, l'autista è stato rapinato. Sulla stessa linea, circa mezz'ora dopo, si è verificata un'altra aggressione al capolinea di Largo Bedeschi. L'aggressore ha prima tentato di forzare la porta del posto guida e poi si è scagliato contro il conducente colpendolo con un pugno. Prima di darsi alla fuga ha mandato in frantumi il vetro della vettura con una pietra. 

In entrambi gli episodi è la polizia ad indagare. "Atac stigmatizza fermamente la vile aggressione ed esprime totale e piena solidarietà e vicinanza ai propri dipendenti", si legge in una nota dell'azienda. Non è la prima volta che i mezzi Atac vengono vandalizzati e i conducenti aggrediti. L'ultimo caso, lo scorso giovedì 17 marzo quando i tifosi del Vitesse a Roma hanno danneggiato tre autobus della flotta dell'azienda dei trasporti di Roma.

La denuncia dei sindacati

"Ogni giorno si rischia la pelle per andare a lavorare - sottolinea Claudio De Francesco di Uil Trasporti - bisogna che le istituzioni e la politica intervengano subito in maniera efficace facendo urgentemente un protocollo di intesa con il ministero degli interni affinché tutti i lavoratori siano messi in sicurezza. Altrimenti saremo costretti a dire che non è cambiato nulla rispetto alla giunta precedente". 

"Chiediamo per l'ennesima volta che le istituzioni ci diano veramente una mano ad evitare le aggressioni, perché onestamente ci sentiamo abbandonati, ma non soltanto negli ultimi periodi, da sempre. Chiediamo veramente l'ausilio del Prefetto e delle istituzioni che, a questo punto, devono scendere in campo. Fino ad arrivare a un divieto, un daspo sui mezzi di trasporto ad esempio", il pensiero del segretario regionale Mobilità della Fit Cisl Lazio, Roberto Ricci.  

"Siamo stanchi di essere esposti a questi pericoli, si parla di noi solo per essere messi alla gogna mediatica mentre non si racconta mai le situazioni pericolose che affrontiamo tutti i giorni, serve un maggiore controllo del territorio e una maggiore protezione a chi lavora sul territorio", il commento di Michele Frullo del sindacato Usb.

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