"Autista Atac salva una 26enne da un tentato stupro"

Salvata da un'aggressione grazie a un autista dell'Atac. E' successo martedì scorso, a una ragazza di 26 anni. Tornava a casa a piedi dopo aver parcheggiato l'auto, su via Aurelia, quando un uomo ha iniziato a seguirla. Attimi di terrore, finché per lei si sono spalancate le porte di un bus. Il conducente della linea 247, partito da Malagrotta e diretto verso l'Aurelia, si è accorto della situazione e l'ha fatta subito salire a bordo, aspettando con lei l'arrivo del padre e dei carabinieri. 

L'episodio è stato raccontato da Micaela Quintavalle, del sindacato Cambiamenti M410, che su Facebook oltre a complimentarsi con il collega per il gesto eroico, ha lanciato un appello - "la ragazza presa dal panico non lo ha ringraziato, e vorrebbe farlo, se qualcuno si riconosce mi contatti privatamente" - ricordando quanto l'immagine del conducente lavativo attaccato al telefono mentre guida non rispecchi la realtà. "Di casi del genere non si parla mai". Già, l'autista eroe conquista di rado le prime pagine dei giornali. A farlo però sono gli autisti vittima, quelli che sempre più spesso si trovano a lottare contro aggressioni e violenze sui mezzi.  

Di ieri la notizia di un conducente preso a botte da tre uomini, forse una "vendetta" perché non erano riusciti a salire sul mezzo. Preso il successivo sono scesi e risaliti sull'autobus A10, quello guidata dalla vittima, alla fermata Quarticciolo. Lo hanno colpito con violenza al volto e alla schiena, costringendolo in ospedale. E ancora il 2 febbraio, sul bus 057 a Tor Bella Monaca, vittima un 29enne, aggredito da tre uomini che volevano scendere fuori fermata. Il 24 gennaio è toccato a un autista del 334, in viaggio su via del Casale di San Basilio. L'11 dello stesso mese, stavolta su un bus della Cotral in servizio tra Colleferro e Velletri, tre giovani hanno aggredito a calci e pugni il conducente, che li aveva invitati a scendere perché sprovvisti di biglietto. 

Accade di tutto, sui mezzi del trasporto pubblico romano. Anche di dover interrompere il servizio e fronteggiare un passeggero che minaccia di farsi esplodere. Come ieri mattina, su un bus a Centocelle, quando un uomo dal nulla ha iniziato a gridare - "mi faccio esplodere" - invitando i passeggeri a unirsi al folle gesto. L’autista, da solo a gestire il panico, è stato costretto a rientrare in deposito, dove l'uomo è stato bloccato dai militari dell'Esercito.