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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caso Aurelia Sordi, la perizia: "E' incapace di intendere e volere"

Questo il parere del neurologo, consulente del pm Eugenio Albamonte, titolare delle indagini sul presunto raggiro della sorella 95enne dell'attore romano

Aurelia Sordi è incapace di intendere e di volere. La sorella di Albertone, il grande attore romano da poco omaggiato per il decennale dalla morte, è al centro di un'inchiesta per circonvenzione di incapace e, stando al parere espresso da un neurologo, consulente del pm Eugenio Albamonte titolare delle indagini sul presunto raggiro, la 95enne è potenzialmente ingannabile.

Il parere del neurologo è contenuto in un referto consegnato al magistrato e inserito nella domanda di incidente probatorio fatta al gip affinché Aurelia Sordi sia sottoposta ad una più approfondita visita medico-legale sulle sue capacità il cui risultato acquisirà il valore di prova in un eventuale processo. Il neurologo ha concluso per l'incapacità dell'anziana sorella di Albertone dopo aver assistito alla sua audizione davanti al pm a proposito della firma da lei apposta sulla procura generale che attribuiva ad Arturo Artadi, attuale collaboratore di Aurelia, il potere di operare su tutti i conti correnti della donna. Non solo, dopo l'atto istruttorio, l'esperto ha visitato Aurelia ed il risultato dell'accertamento sulle sue capacità è stato negativo.

Nei giorni scorsi, il reato ipotizzato dal pm Eugenio Albamonete è stato circonvenzione di incapace nei confronti di tre persone indagate. Si tratta dell'autista Arturo Artadi, del notaio Gabriele Sciumbati, dell'avvocato Francesca Piccolella. Secondo l'accusa sono loro che hanno predisposto la procura generale che avrebbe consentito ad Artadi di poter operare sui conti correnti della sorella dell'attore.

L'inchiesta del pm Albamonte è stata avviata sulla base di esposti presentati dai direttori di due istituti di credito presso i quali sono aperti conti correnti intestati alla 95enne sorella dell'attore romano. Questi hanno segnalato che a partire dalla metà di febbraio, Arturo Artadi, storico autista dell'attore, ha depositato una procura generale che lo autorizza a operare su tutte le posizioni contabili della donna.

Una mossa che ha spiazzato i direttori di banca e ingenerato il sospetto che potesse esserci qualcosa di anomalo alla luce dell'età di Aurelia e della consistenza patrimoniale, pari a diverse decine di milioni di euro, che si sarebbe trovato a disposizione l'autista. Da qui l'esposto all'autorità giudiziaria che, come primo atto, ha disposto il sequestro della procura generale che fu firmata, secondo la ricostruzione degli inquirenti, davanti al notaio Gabriele Scambiati sulla base dei consigli dell'avvocato Francesca Piccolella.

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