Roma si stringe a Parigi: migliaia di fiaccole a piazza del Popolo
Il sit in organizzato dai presidenti dei municipi capitolini ha chiamato a raccolta romane e romani, in segno di solidarietà alle vittime dell'orrore parigini. In piazza i minisindaci, il presidente Zingaretti, l'ex sindaco Marino
"Con i cittadini di Parigi". Uno striscione sorretto da un gruppo di giovani francesi che intona la marsigliese. E tante fiaccole che illuminano piazza del Popolo nel silenzio. Roma si stringe intorno a Parigi, a lutto per i drammatici attentati terroristici di ieri. Il sit in organizzato dai presidenti dei municipi capitolini ha chiamato a raccolta romane e romani, in segno di solidarietà alle vittime dell'orrore.
"Vogliamo chiedere alla città uno sforzo ulteriore per dare un segnale di unità e per stare con la Francia, Parigi e Europa contro ogni tipo di violenza, razzismo - hanno dichiarato i presidenti, tutti presenti all'evento lanciato in mattinata - dobbiamo cercare di essere lucidi affinchè non si arrivi a una discussione di scontro tra religioni".
Sono poi arrivati alla spicciolata i protagonisti del mondo politico e sociale, che insieme a singoli cittadini hanno occupato la piazza romana. I sindacati, seguiti dai rappresentanti dell'Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) e via via i diversi esponenti poltici tra cui Gennaro Migliore, Marta Leonori, diversi ex consiglieri comunali del Partito democratico e anche una rappresentante del governo, il ministro Madia.
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Poi il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, e anche l'ex sindaco Marino. "È un momento doloroso per tutte le persone, per Roma - ha dichiarato - un momento di grande sofferenza perché l'unico gemellaggio che la città di Roma ha è quello con la città di Parigi dal 1954 quindi sono sicuro che ogni romana e ogni romano si sente sconvolto ed è importante testimoniare questa solidarietà, questa vicinanza, questa fratellanza con la città di Parigi".
Anche il presidente Zingaretti ha rilasciato dichiarazioni durante la manifestazione. "Dobbiamo reagire, certo attraverso l'intelligence e la repressione per colpire i responsabili ma non dobbiamo fare ciò che il terrore chiede ovvero cadere nell'odio, nella violenza, nell'escalation della paura, in divisioni fra civiltà e in scontri fra religioni".
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