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Cronaca

Attacco hacker alle Ferrovie dello Stato, ipotesi russa. Disagi a Termini

Bloccata la vendita dei biglietti sia nelle biglietterie fisiche sia nei self service nelle stazioni, funziona la vendita on line. Gli schermi delle banchine, spenti a Termini

Display dei binari spenti, pannello centrale funzionante a metà, dipendenti di Italo e Trenitalia a dare indicazioni con i megafoni e vendita dei biglietti sia nelle biglietterie fisiche sia nei self service nelle stazioni. È caos a Termimi in seguito all'attacco hacker subito da Ferrovie dello Stato nella giornata di ieri. 

Secondo quanto si apprende, nello scalo principale di Roma tanti sono i disagi che hanno reso difficile la mattinata agli utenti. "Dovevo prendere il treno delle 9, ma non c'era nessuna indicazioni - spiega una pendolare a RomaToday - I pannelli davanti ai singoli binari sono spenti, il display centrale indica i ritardi approssimativi ma non i binari. Ho trovato fila ovunque, rischiando di perdere il treno. Mi sono rivolto al personale di Italo e Trenitalia che mi hanno detto che la partenza del mio treno sarebbe avvenuta tra i binari 1 e 12. Quindi quando arriva il treno, bisogna fare le corse per prenderlo". 

I dipendenti di Italo e Trenitalia, per tamponare il disagio, si sono muniti di megafoni per dare indicazioni. Ferrovie dello Stato, nel corso della mattinata, secondo quanti si apprende ha migliorato l'assistenza ai clienti, potenziandola. Così come sono stati ripristinati alcuni display. 

Fatto sta che il problema infomatico ha costretto Ferrovie dello Stato a rinviare anche la presentazione dell'hub multimodale del parcheggio Roma Termini, che si sarebbe dovuto svolgere alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e di Luigi Ferraris, l'amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane.

Secondo quanto trapelato ieri, l'attacco informatico sarebbe riconducibile ad hacker russi che fanno parte di una "crew criminale" con base in Russia ma con ramificazione in altri paesi, che agisce a fini estorsivi e non è collegata ad apparati di intelligence di Mosca. Quindi, come si dice in gergo, si tratta di attacco criminale e non "statuale".

Ferrovie dello Stato ha fatto sapere dal canto suo, che sta lavorando in stretta collaborazione con l'agenzia per la cybersicurezza nazionale e con la polizia di Stato. Allo stato attuale, si spiega, non sussisterebbero "elementi che consentano di risalire all'origine e alla nazionalità dell'attacco informatico", riferisce il gruppo Fs.  

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