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Cronaca Grotte Celoni / Via Angelo Marabini

La spedizione punitiva a colpi di machete e catene: arrestato dopo 12 anni, era scappato in Islanda

Le ininterrotte ricerche dei carabinieri hanno permesso di rintracciare l'uomo in Islanda dove è stato preso in carico dalle autorità locali ed estradato

Colpi di machete, catene e mazze da baseball. Una violenta spedizione punitiva per il controllo dell'abusivismo commerciale a Roma est. Fatti di sangue che hanno portato, dopo quasi dodici anni, a un arresto per tentato omicidio di un uomo che era scappato in Islanda, trovando rifugio. A finire in carcere un uomo di 43 anni di origini nigeriane. La storia arriva da Tor Bella Monaca. 

L'aggressione

Era il tre aprile del 2011 quando i carabinieri intervennero in via Angelo Marabini per una violenta aggressione da parte di una decina di cittadini stranieri, armati di machete, bastoni, catene e cocci di vetro, ai danni di un uomo. Sul posto fu trovata la vittima, identificata in un cittadino nigeriano all'epoca 24enne, riversa a terra con numerose ferite che fu immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale policlinico Tor Vergata dove fu sottoposto a un intervento chirurgico e ricoverato con prognosi riservata per un trauma cranico, un'emorragia cerebrale e fratture multiple su tutto il corpo.

Le indagini

Dopo una serrata indagine, i militari della compagnia di Frascati riuscirono a risalire alle autovetture utilizzate per la fuga dagli aggressori che furono immediatamente identificati e raggiunti presso l'appartamento dove vivevano in via Regalbuto zona Borghesiana. Nonostante la resistenza opposta dal gruppo, i carabinieri arrestarono undici cittadini nigeriani e sequestrarono due bastoni, una mazza da baseball, una catena, un coltello, un fodero in tela per machete, e parti di bottiglie rotte. Tra loro anche il 43enne arrestato oggi, dopo 12 anni. 

Estradato dall'Islanda

Il 43enne dopo un periodo di detenzione fu scarcerato per scadenza dei termini di custodia cautelare e si rese irreperibile. Nonostante il procedimento andò avanti, l'uomo lasciò Roma e fuggì. Le ininterrotte ricerche dei carabinieri, tramite il servizio di cooperazione internazionale di polizia, hanno permesso di rintracciare l'uomo in Islanda dove è stato preso in carico dalle autorità locali ed estradato.

Il pomeriggio del 21 aprile scorso, i militari di Tor Bella Monaca e gli agenti della polizia di frontiera, hanno arrestato il 43enne allo scalo aeroportuale di Fiumicino e lo hanno portato nel carcere di Civitavecchia, come disposto dall'autorità giudiziaria dopo l'ordinanza emessa dalla corte di Appello di Roma per  tentato omicidio.

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