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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Evade dai domiciliari e scappa in nord Italia, preso il 'Samuray': stava progettando fuga all'estero

Il malvivente ai domiciliari ad Acilia, era scappato con la convivente per tornare in Romania ma le forze dell'ordine li hanno beccati dopo qualche giorno a Malcesine. Ora per lui si sono aperte le porte del carcere

È stato catturato dopo 5 giorni di ricerche un romeno di 20 anni, noto anche come 'Samuray' evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando ad Acilia, lo scorso 23 ottobre. Della sua fuga le forze dell'ordine l'hanno saputo il giorno stesso perché la madre della fidanzata 20enne e convivente del 'Samuray' ne ha denunciato la loro scomparsa al Commissariato di polizia di Ostia in via Genovese Zerbi. 

Il 'Samuray' e la sua compagna sono stati scoperti mentre stavano viaggiando verso il nord Italia, con l'ambizione di raggiungere la Romania. Ad aiutare carabinieri e polizia nelle indagini, gli agenti della Polfer. Indagini complesse, durate giorni. Il 28 ottobre, quindi, la svolta. La macchina del Samuray è stata intercettata dai carabinieri nel comune di Malcesine, nel veronese.

La fuga si è interrotta poco dopo quando il fuggitivo e la compagna - raggiunti da un amico complice di 26 anni che li ha aiutati - si sono imbattuti nei carabinieri. Da lì il 'Samuray' ha iniziato una corsa di quattro ore, prima speronando l'auto dei Carabinieri per tentare di metterla fuori uso, e successivamente scappando per chilometri lungo la Gardesana per finire la corsa contro un muro.

Dopo lo scontro, il giovane ha provato anche a scappare a piedi, ma è stato bloccato in un ristorante. Aveva con sé 20mila euro. Il 20enne, è stato arrestato per evasione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dell'auto dell'Arma, false attestazioni a Pubblico Ufficiale e per aver denunciato lo smarrimento di un documento trovato in suo possesso.

Al termine delle operazioni, al giovane è stata notificata la custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Roma sezione GIP come aggravamento del reato di evasione dai domiciliari. Il 'Samuray' è stato associato al carcere di Verona e la sua compagna, con l'altro complice della fuga, sono stati denunciati per favoreggiamento. La ragazza ha raccontato di non aver subito minacce dal compagno, ma di averlo seguito spontaneamente per fuggire insieme in Romania. 

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