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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Arrestato Piccolo: il vice presidente del Consiglio Comunale ai domiciliari

Il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, è finito agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti

Il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo, è finito agli arresti domiciliari con le accuse di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti. Ai domiciliari anche il padre, Raffaele e altre 4 persone. L'inchiesta è coordinata dai pm Paolo Ielo e Barbara Sargenti.

In totale sono sette i provvedimenti di custodia cautelari firmati dal gip Filippo Steidl. In base all'impianto accusatorio, attraverso una serie di società sarebbero stati creati finti crediti Iva e dirottati i fondi drenati al fisco all'attività politica del vicepresidente del consiglio comunale.

PERQUISIZIONI - Il suo ufficio in Campidoglio è stato perquisito questa mattina dagli uomini del nucleo di polizia tributaria di Roma. In base a quanto si apprende, la Gdf avrebbe acquisito carte e documenti. Le verifiche sono partite anche sulla base di accertamenti che erano stati fatti dall'ufficio centrale antifrode dell'Agenzia delle entrate.

Arrestati anche il padre di Piccolo, Raffaele, e il fratello, Massimiliano. Per la Procura il "capo, organizzatore e promotore" dell'associazione a delinquere è proprio il fratello di Samuele Piccolo. Ruolo apicale è attribuito dai magistrati anche al capostipite, Raffaele. I soldi, attraverso una serie di società legate alla famiglia Piccolo, secondo l'accusa, creati attraverso finti crediti Iva e drenati al fisco erano dirottati all'attività politica del vicepresidente del consiglio comunale.

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